Riunione del tavolo sulla sanità penitenziaria a Civitavecchia

Anastasìa: “Anche qui c’è una difficoltà a reperire personale sanitario disponibile a lavorare in carcere”

Giovedì 28 ottobre, nella sede della Asl di Civitavecchia si è riunito il tavolo di lavoro interistituzionale sulla sanità penitenziaria convocato dalla direttrice generale, Cristina Matranga. Presenti la direttrice degli istituti penitenziari di Civitavecchia, Patrizia Bravetti, il Garante regionale, Stefano Anastasìa, il direttore amministrativo dell’azienda, Roberto Di Cicco, e i responsabili dei servizi sanitari interni ed esterni al carcere, dalla direttrice sanitaria, Simona Ursino, alla direttrice del Dipartimento di salute mentale, Carola Celozzi, al direttore del Servizio delle dipendenze, Giuseppe Barletta, al coordinatore della medicina penitenziaria e dei servizi infermieristici, Pierluigi Cervellini, alla referente del  Dipartimento aziendale delle professioni sanitarie e sociali (Dapss), Cinzia Napoli.

Il dottor Cervellini ha informato il tavolo che l’offerta sanitaria è stata ampliata con la possibilità di effettuare ecodoppler cardiaci, holter i cui tracciati elettrocardiografici sono trasmessi h24 all’Ospedale San Paolo di Civitavecchia ed esami polisonnografici. A disposizione del servizio sanitario interno anche un Cpap, dispositivo utilizzato nella terapia della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno.

“Qui a Civitavecchia sono allo studio importanti investimenti aziendali, che potranno garantire maggiore efficacia nell’assistenza ai detenuti e alleggerimenti nel carico di lavoro della polizia penitenziaria. Ma anche qui c’è una difficoltà a reperire personale sanitario disponibile a lavorare in carcere – ha commentato il Garante -, per cui rinnovo il mio appello al presidente Rocca e al direttore regionale della sanità Urbani affinché sia riconosciuto a chi lavora in carcere l’indennità di sede disagiata e si proceda alla stabilizzazione del personale contrattualizzato dalle aziende sanitarie.”.

Nel prossimo incontro si procederà all’aggiornamento della carta dei servizi sanitari offerti alla popolazione detenuta.