Giovedì 8 febbraio, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, si è recato nella Casa circondariale di Civitavecchia, per assistere alla consegna degli attestati di partecipazione agli undici detenuti che hanno aderito alla quinta edizione del Progetto Peer supporter, organizzato dalla Asl Rm 4 con lo scopo di formare “sostenitori alla pari”. Nel pomeriggio, il Garante ha partecipato al terzo incontro periodico del Tavolo per la salute dei detenuti, nella sede della direzione della Asl Rm 4.
“Si tratta di una figura di riferimento relazionale per detenuti in fase di fragilità psicologica – ha spiegato la dirigente del Dipartimento di salute mentale della Asl Roma 4, Carola Celozzi, referente del progetto – un promotore di benessere capace di favorire la creazione di un’atmosfera emotivamente accogliente e la relazione con le istituzioni attive in ambito carcerario. Anche nell’ottica della prevenzione dei rischi autolesivi”. Per i partecipanti è stato il momento di raccontare l’esperienza vissuta e il percorso di crescita personale avvenuto attraverso l’acquisizione e lo sviluppo di competenze necessarie per accogliere un compagno in difficoltà, e una maggiore conoscenza di tutte le figure professionali che operano nell’ambiente carcerario.
La riorganizzazione della medicina penitenziaria
Nella sala riunioni della Asl Roma 4, si è poi svolto il terzo incontro periodico del Tavolo per la salute delle persone detenute, un’iniziativa condotta in stretta sinergia tra la direzione dell’azienda sanitaria locale, quella della struttura penitenziaria di Civitavecchia e il Garante regionale delle persone detenute. Il Tavolo ha l’obiettivo di monitorare la situazione dell’assistenza sanitaria all’interno delle due carceri del territorio, promuovere buone pratiche di collaborazione in favore della salute fisica e mentale dei detenuti, favorire progetti sinergici di inclusione e integrazione.
“La continuità operativa e il confronto periodico – ha commentato il Garante Anastasia -rendono l’esperienza di questo tavolo di lavoro realmente produttiva. Un modus operandi che ci auguriamo di poter replicare anche in altre strutture carcerarie. Gli istituti penitenziari rappresentano una realtà complessa dove per garantire i diritti di chi è ospite serve una fattiva collaborazione con tutte le forze coinvolte”.
Incentivi agli specialisti e diagnostica per immagini all’interno del carcere
I lavori della nuova seduta si sono articolati su tre novità fondamentali. La prima riguarda il piano di riorganizzazione del servizio di medicina penitenziaria che prevederà anche meccanismi di incentivazione in favore degli specialisti ambulatoriali grazie a quanto previsto dall’articolo 10 del recente accordo sindacale per la medicina specialistica ambulatoriale, siglato tra la Asl Roma 4 e le organizzazioni sindacali di categoria a novembre 2023, che prevede un incentivo in favore dei professionisti che scelgono di erogare prestazioni specialistiche in carcere in orario aggiuntivo.
L’altra novità riguarda poi l’istituzione di un servizio di diagnostica per immagini da realizzare proprio all’interno della struttura penitenziaria di via Aurelia nord e il progetto è già avviato.
“Da mesi stiamo lavorando di concerto con la direttrice del carcere Patrizia Bravetti – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga – a questo importante progetto che avrà benefici per entrambi gli enti. Il vantaggio di poter allestire all’interno della struttura penitenziaria un’articolazione della radiologia, dove andremo ad installare un telecomandato per rx e un ortopantomografo, è duplice: da una parte non saranno più necessari spostamenti dei detenuti così da superare i problemi organizzativi, e per noi significa poter garantire un’assistenza in loco evitando di congestionare le nostre strutture. L’iter autorizzativo è in corso e contiamo per l’estate di poter avviare i lavori di adeguamento del locale individuato insieme alla direzione dell’istituto penitenziario”.
L’ultimo tema affrontato è stato poi quello relativo alla possibilità per due detenuti della casa di reclusione di via Tarquinia di accedere gratuitamente al corso per Operatori Socio sanitari, di cui a breve si apriranno i termini di partecipazione. La Asl Roma 4 ha organizzato un corso di formazione per l’ottenimento della qualifica da operatore socio-sanitario da 94 posti e, per l’appunto, due di questi sono riservati agli ospiti della struttura di Civitavecchia. Si tratta di una misura che favorisce e valorizza le opportunità di vera e propria riabilitazione e reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti.