“Oggi, a Roma, anticipando l’appuntamento di domani della Conferenza dei garanti territoriali e una analoga iniziativa della Camera penale di Roma, abbiamo letto i nomi dei morti in carcere e di carcere del 2024, compresi quelli di quattro poliziotti che si sono tolti la vita. Servono risposte urgenti, ha detto il mese scorso il presidente della Repubblica, e noi oggi con lui”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, al termine della manifestazione che si è svolta mercoledì 17 aprile a Roma davanti al carcere di regina Coeli.
“Trenta suicidi in tre mesi e più di 61mila detenuti – prosegue Anastasìa -Nel Lazio abbiamo un sovraffollamento del 142%, 6731 detenuti per 4742 posti: 2000 in eccesso. A Regina Coeli, oggi, c’erano 1150 detenuti per 628 posti, praticamente il doppio. Va bene la promozione del lavoro per i detenuti di cui si è discusso ieri al Cnel , ma se i numeri non cambiano, il lavoro sarà un premio per pochi”.
Oltre al Garante Anastasìa, hanno partecipato alla lettura dei nomi la Garante di Roma Capitale, Valentina Calderone, Bruno Mellano, Garante della Regione Piemonte e Coordinatore dei Garanti regionali, il Garante del Comune di Udine, Franco Corleone, don Lucio Boldrin, cappellano di Rebibbia nuovo complesso e coordinatore regionale dei cappellani, Denise Amerini e Giovanni Alfonsi della Cgil, il coordinatore regionale della Uil Polizia penitenziaria, Davide Riggi, e il presidente della Camera penale di Roma, Gaetano Scalise. Quest’ultimo ha annunciato un’analoga manifestazione di avvocati in toga, convocati per domani, sempre davanti a Regina Coeli.
All’iniziativa romana hanno aderito: A buon diritto; Antigone Lazio; A Roma insieme; Camera penale di Roma; Cgil Nazionale, Cgil Roma e Lazio; Cittadinanzattiva; Comunità di Sant’Egidio; Coordinamento regionale dei Cappellani penitenziari; Pid Onlus; Società della Ragione; Uil penitenziaria; Vic Caritas.
L’appello della Conferenza dei Garanti territoriali