«È evidente come il sistema minorile sia sempre in più in sofferenza. I provvedimenti degli ultimi mesi hanno portato all’aumento del sovraffollamento, provocando il contrario di quello che si voleva ottenere”. E’ quanto ha dichiarato Valentina Calderone, Garante dei detenuti di Roma Capitale, che ha visitato l’Istituto penale minorile di Casal Del Marmo dopo i disordini di domenica 15 settembre.
«C’è una carenza di personale endemica – ha proseguito Calderone – i ragazzi rimangono tutto il giorno nelle stanze e questo provoca rabbia e frustrazione che poi fa esplodere la violenza. In queste condizioni è impossibile raggiungere gli scopi educativi previsti da questo genere di istituti».
15 detenuti dell’Istituto penale minorile di Roma si sono barricati dentro la sala medica. Cinque giorni prima erano state appiccate fiamme in due celle. Intorno alle 13 è scoppiata la protesta. All’interno di una cella è stato incendiato un materasso. Poi la situazione è presto degenerata. Sul posto, oltre alla Polizia penitenziaria, sono intervenuti i carabinieri, la polizia e due camion dei vigili del fuoco, che per tre ore hanno cercato di far uscire i 15 ospiti della struttura che si erano barricati all’interno di una sezione.
Il punto di svolta è arrivato poco dopo le 17 con l’irruzione nella stanza occupata di una squadra in tenuta antisommossa della polizia penitenziaria. Non si sono registrati incidenti durante le fasi dello sgombero. A fare partire i disordini di domenica sarebbero stati due giovani detenuti di origine nordafricana provenienti da altri istituti, uno da Torino, l’altro da Quartucciu, in provincia di Cagliari. Entrambi sono stati arrestati e sono in corso accertamenti sulla loro età. Non ci sarebbero stati scontri fisici e nessuno si sarebbe fatto male. Sono in corso di verifica gli eventuali danni alla struttura.