“Non Tutti Sanno”, il nuovo numero è disponibile qui

Nuova veste grafica per il notiziario della Casa di reclusione di Rebibbia
E’ uscito in questi giorni in una nuova veste grafica l’ultimo numero di Non Tutti Sanno, il notiziario realizzato all’interno della Casa di Reclusione di Rebibbia dalla redazione di “ristretti”, coordinati dal giornalista Roberto Monteforte. Il numero racconta da diversi punti di vista la difficile condizione delle carceri, aggravata dal sovraffollamento e segnata dal dramma dei suicidi.
Ospita la toccante lettera-appello di Michele, “un fine pena mai”, che invoca “un atto di clemenza per salvare la vita di tanti altri” e la testimonianza dello psichiatra Alberto Sbardella, che racconta il dolore e la solitudine di chi in carcere è in prima linea per “curare la mente” dei più fragili. Si racconta “il carcere visto da dentro”, le “aspettative deluse” della popolazione detenuta per le misure di Governo e Parlamento sull’emergenza del sovraffollamento.
Delusione e preoccupazione espresse anche dalla Garante dei detenuti di Roma Capitale, Valentina Calderone, che nell’incontro con la redazione ha illustrato il “piano sociale” e le misure del Campidoglio per la popolazione “ristretta”, ribadendo l’impegno suo e del Garante della Regione Lazio, Stefano Anastasia, affinché trovi attuazione la sentenza della Corte Costituzionale sul diritto all’affettività delle persone detenute.
Sul notiziario troverete anche l’appello rivolto questa estate da Anastasia a detenuti, direttori, Amministrazione penitenziaria e parlamentari per far fronte con iniziative concrete che tutelino la dignità delle persone recluse e riducano il sovraffollamento. Il numero di Non Tutti Sanno valorizza anche quanto di positivo si è registrato in questi mesi nella Casa di reclusione di Rebibbia, dall’incontro con il rettore di Roma Tre, prof. Massimiliano Fiorucci, al successo dello spettacolo “Nella Pancia del Pescecane” tratto da Pinocchio di Collodi, che ha visto come protagonisti gli attori- detenuti del laboratorio teatrale dell’Accademia Brancaccio e che è stato rappresentato fuori le mura di Rebibbia, sul palco dello storico teatro romano Sala Umberto. Con articoli e testimonianze si racconta questa grande scommessa sicuramente vinta di tutta la comunità della Casa di Reclusione.
Come pure troverete la cronaca e le reazioni al simpatico incontro con la regista-attrice Paola Cortellesi.