Giustizia riparativa, uno strumento per restituire dignità alla detenzione

L'assessore Regimenti: "L'esecuzione della pena da punizione a opportunità di riscatto"
L'intervento del Garante Anastasìa al convegno nella sala Tevere della Giunta regionale.

«Oggi abbiamo avviato in Regione Lazio, con il contributo di esperti e personalità politiche come il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, una riflessione sulla giustizia riparativa, uno strumento che ampliato e potenziato può restituire dignità alla detenzione, trasformando l’esecuzione della pena in un percorso virtuoso che possa offrire ai condannati l’opportunità di riconoscere i propri torti, cominciare una nuova vita e abbattere così il tasso di recidiva che in Italia è ancora molto alto. La questione delle carceri passa anche da un cambiamento di paradigma culturale che porti a trasformare l’esecuzione della pena da una punizione a una opportunità di riscatto». Così Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla sicurezza urbana, alla polizia locale, agli enti locali e all’università della Regione Lazio nel corso del convegno “Giustizia riparativa. Dare un senso alla pena per restituire dignità alla detenzione”.

Nel corso dei lavori, sono intervenuti, tra gli altri, il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, Pietro Pittalis, vice presidente della Commissione Giustizia della Camera, Irma Conti, Componente del Garante nazionale delle persone private della libertà personale, Oriana Tantimonaco, magistrato in servizio presso il Dap, Giovanna Zaccaria, vice direttore vicario del Gruppo operativo mobile. A chiudere i lavori è intervenuto il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa.