Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise, Giacinto Siciliano, e dalla rettrice dell’Università di Roma Sapienza, Antonella Polimeni, con il quale le parti s’impegnano a continuare la collaborazione per il funzionamento del “Polo Universitario Penitenziario” di Sapienza Università di Roma (PUP- Sapienza), “quale sistema integrato – si legge nel documento – di coordinamento delle attività, volte a consentire a detenuti, internati degli istituti penitenziari, a soggetti sottoposti a misure e sanzioni di comunità ed a coloro che sono soggetti a una qualunque limitazione della libertà personale per provvedimento dell’Autorità giudiziaria, il conseguimento di titoli di studio di livello universitario”.
Sapienza si impegna ad agevolare il compimento degli studi universitari alle persone soggette ad una qualunque limitazione della libertà personale. Gli studenti e le studentesse afferenti al PUP-Sapienza sono esenti dal pagamento dei contributi universitari unici onnicomprensivi ordinari e pagano un contributo di importo fisso stabilito annualmente nel Regolamento per la frequenza dei Corsi di laurea e laurea magistrale e di contribuzione studentesca. La tassa regionale destinata all’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario è versata dagli studenti afferenti al PUP-Sapienza, salvo esenzioni stabilite in protocolli d’intesa o altri atti o accordi. L’iscrizione agli anni successivi e il passaggio ad altri corsi di studio avvengono secondo le modalità previste dal Regolamento per la frequenza dei Corsi di laurea e laurea magistrale e di contribuzione studentesca e dai Manifesti degli studi dei singoli corsi di laurea. Gli studenti e le studentesse afferenti al PUP-Sapienza sono esonerati dal pagamento di contributi per passaggi o trasferimenti.
Al fine di fornire un servizio di orientamento, il PUP-Sapienza organizza presso gli istituti penitenziari degli incontri con i maturandi e i diplomati ai quali possono seguire, sulla base di specifiche esigenze e/o richieste, ulteriori colloqui di orientamento individuali o di gruppo.
I docenti delle singole materie incontrano, anche in modalità telematica, gli studenti e le studentesse soggetti a una qualunque limitazione della libertà personale per provvedimento dell’autorità giudiziaria non meno di tre volte prima del sostenimento degli esami di profitto. Sono organizzati, anche con modalità a distanza, incontri per la preparazione della tesi finale per il conseguimento del titolo di studio.
I dipartimenti o le facoltà di afferenza dei corsi di studio cui sono iscritti gli studenti PUP-Sapienza individuano tutors con il compito di fornire, in accordo con i docenti referenti e i funzionari giuridico pedagogici (GP) dei diversi istituti penitenziari, supporto per la definizione e la realizzazione dei percorsi formativi individuali, per il reperimento del materiale di studio, per il contatto con i docenti, eventuale supporto didattico in accordo con i docenti dei corsi di studio.
Gli studenti e le studentesse aderenti al PUP-Sapienza accedono ai servizi offerti dal Career Service di Ateneo, in particolare alle attività per lo sviluppo delle competenze di gestione del proprio futuro professionale, quali la comprensione del mercato del lavoro e dei suoi meccanismi di funzionamento; la conoscenza dei canali, delle modalità e delle tecniche per l’efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro; la conoscenza delle professioni ecc.
Il Provveditorato Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise si impegna a fornire gli spazi didattici necessari per lo svolgimento dell’attività di tutoraggio negli istituti penitenziari, a favorire, ove possibile, l’utilizzo dell’insegnamento a distanza; trasmettere tempestivamente, per il tramite delle direzioni degli istituti penitenziari coinvolti, ai competenti uffici di Sapienza Università di Roma le richieste degli studenti per la programmazione delle prove relative agli esami di profitto; agevolare l’ingresso negli istituti penitenziari dei docenti, tutors e personale amministrativo di Sapienza, incaricati di svolgere attività di tutorato o impegnati nelle commissioni d’esame, favorire gli studi universitari, prevedendo in particolare, per gli studenti detenuti l’assegnazione, ove possibile, in camere e reparti adeguati allo svolgimento dello studio, rendendo inoltre disponibili appositi locali comuni; favorire gli studenti detenuti nella preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo, consentendo l’accesso ai canali di informazione bibliografica, di elaborazione e calcolo che si rivelino utili ai fini della predisposizione della tesi finale per il conseguimento del titolo di studio; coinvolgere Sapienza Università di Roma nella progettazione di attività formative e di istruzione a favore della popolazione detenuta, sviluppando le necessarie collaborazioni con i referenti del MUR, delle Regioni e degli Enti locali e delle agenzie di formazione accreditate, nell’ottica di promozione del modello integrato di istruzione
e formazione professionale in accordo con le direttive europee del long life learning, anche al fine di utilizzare eventuali risorse di bandi per progetti finalizzati sia di carattere nazionale che internazionale.
Dal canto suo, il Garante regionale si impegna a fungere da elemento di raccordo tra le parti e gli studenti soggetti ad una qualunque limitazione della libertà personale, assicurando in particolare il proprio supporto nelle procedure di immatricolazione, iscrizione, nonché nelle altre pratiche che riguardino la carriera universitaria. E’ compito del Garante anche il coordinamento con la Regione Lazio e con LazioDiSCo – Ente regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza – affinché assicurino, nell’ambito delle rispettive competenze, il proprio sostegno per fornire agli studenti gli strumenti indispensabili allo studio, attraverso misure appositamente introdotte che prevedano, tra l’altro, l’esenzione dal pagamento della tassa regionale, nonché l’acquisto di libri e di altri strumenti indispensabili allo studio, e il coordinamento con la Regione Lazio al fine di individuare possibili fondi regionali per il finanziamento delle iniziative.