Le criticità dell’Ipm Casal del Marmo: la lettera dei Garanti e la risposta del Capo del Dipartimento per la giustizia minorile

Anastasia e Calderone: “Le numerose proteste sono il sintomo di una situazione gravemente problematica”
La Garante Calderone, e il Garante Anastasìa, all'inaugurazione del pastificio Futuro dell'Ipm Casal del marmo (novembre 2023).

Lo scorso 27 dicembre, il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasia, e la Garante di Roma Capitale, Valentina Calderone, hanno inviato una lettera al Capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, per evidenziare le crescenti criticità riscontrate nell’istituto penale minorile di Casal del Marmo, a Roma, esprimendo preoccupazione per la sicurezza e il benessere dei minori detenuti.

“Le numerose proteste – scrivono i Garanti -, i danneggiamenti e le aggressioni tra gruppi di ragazzi e nei confronti del personale di polizia penitenziaria sono il sintomo, a nostro avviso –  di una situazione gravemente problematica che si protrae ormai da tempo”. Durante una visita nell’istituto, avvenuta il 18 dicembre 2024, Anastasia e Calderone hanno riscontrato un aumento significativo del numero di detenuti: 56 ragazzi e 13 ragazze, con una capienza ben oltre i limiti consentiti, soprattutto nelle palazzine maschili, e aggravata dall’inagibilità di cinque stanze.

I Garanti hanno inoltre sottolineato le difficoltà organizzative causate dalla grave carenza di personale di polizia penitenziaria, che non arriva al 50% delle previsioni organiche, tra cui l’annullamento last minute di attività educative e scolastiche, la scarsa partecipazione degli internati a tali progetti e la gestione problematica della scuola, con frequenze ridotte e ritardi nell’accompagnamento degli studenti. La situazione ha generato un ambiente di frustrazione e aggressività tra i ragazzi, che si trovano a fronteggiare una sostanziale inattività quotidiana.

A tal proposito, i Garanti hanno chiesto a Sangermano quali iniziative il dipartimento intenda assumere, per garantire la continuità e l’efficacia delle attività educative all’interno dell’istituto, riconoscendo che tali attività sono cruciali per il trattamento dei minori detenuti.

La risposta di Sangermano non si è fatta attendere. Dopo aver esaminato il quadro della situazione nazionale, ha annunciato l’apertura di  due nuove comunità socio-educative ad alta integrazione sanitaria nel Lazio, grazie al comune progetto condiviso con la Regione, e un ampio piano di assunzione che mira a rafforzare le figure professionali, in particolare quelle sociali e pedagogiche, sia nel settore minorile che nell’esecuzione penale esterna. In riferimento all’istituto di Casal del Marmo, Sangermano ha sottolineato che a breve prenderà servizio un nuovo comandante di reparto, così come da un anno ha preso servizio un direttore stabile, dopo anni di incertezze organizzative.

Il Dipartimento ha inoltre avviato importanti collaborazioni con enti esterni, come la Comunità di Sant’Egidio e il Centro Alletti, per la realizzazione di laboratori creativi e attività didattiche. Sangermano ha anche annunciato che la prossima pubblicazione di un avviso pubblico per la realizzazione di interventi di formazione professionale, grazie alla Regione Lazio.

Nonostante queste iniziative, Sangermano riconosce che il problema principale resta nell’area della sicurezza, aggravata dalle assenze per malattia del personale di polizia penitenziaria. Ha quindi garantito che saranno adottate misure concrete per assicurare il rispetto degli orari scolastici e la sicurezza generale all’interno dell’istituto.

Infine, Sangermano ha sostenuto che molte delle criticità segnalate dai Garanti derivano da problemi preesistenti legati alla gestione dell’istituto, come la volatilità degli incarichi dirigenziali e una valorizzazione insufficiente dei percorsi educativi. e ha confermato l’impegno del Dipartimento nel migliorare le condizioni dell’istituto di Casal del Marmo.

La lettera dei Garanti Anastasìa e Calderone

La risposta de Capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità