I Garanti nell’Ipm di Torino: “I giovani detenuti dormono sui materassi messi a terra!”

Anche il membro del collegio del Garante nazionale Mario Serio denuncia le condizioni degradanti nel carcere minorile Ferrante Aporti
I Garanti Mellano, Ciambriello e Anastasìa all'uscita dell'Ipm di Torino.

“Mattinata nel carcere minorile di Torino con i colleghi regionali Bruno Mellano e Stefano Anastasìa . Il carcere ospita 54 giovani, 52 stranieri e due italiani. Sovraffollamento: otto giovani detenuti dormono su materassi messi a terra!”. Così in un post di giovedì 16 gennaio su Facebook il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali e Garante della Campania, Samuele Ciambriello, al termine della visita all’Ipm con il Garante del Piemonte, Mellano, e il Garante Anastasìa. 

Anche Mario Serio, membro del collegio del Garante nazionale dei detenuti, in un’intervista al quotidiano La Stampa del 18 gennaio, ha denunciato senza mezzi termini le condizioni degradanti nel carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, paragonando queste condizioni a quelle delle carceri iraniane, e sottolineando che i detenuti sono spogliati della loro dignità.  Serio teme che tali condizioni possano portare a nuovi disordini e sottolinea che anche gli agenti di polizia penitenziaria soffrono per queste carenze. Nonostante l’apertura di nuove carceri, Serio ritiene che siano necessari interventi immediati, come provvedimenti di clemenza o il rilancio della legge Giachetti per decongestionare le carceri. La situazione attuale, secondo Serio, è insostenibile senza un impegno concreto da parte delle istituzioni.

Sull’Ipm torinese  il segretario di Più Europa Riccardo Magi ha preannunciato un’interrogazione al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “La denuncia del Garante piemontese Bruno Mellano – ha dichiarato magi – , l’allarme del Garante Nazionale Mario Serio, che arriva a paragonarlo al carcere iraniano di Evin, le proteste dei sindacati di Polizia penitenziaria, avrebbero già dovuto mettere sull’attenti il governo che però si è limitato, attraverso una nota del ministero della Giustizia, a prendere atto della situazione. Per questo presenterò una interrogazione al ministro Nordio per capire cosa vuole fare relativamente al Ferrante Aporti. Costruire nuove carcerari non basta: servono depenalizzazioni e misure alternative, case di reinserimento sociale e numero chiuso. Il contrario di quello che sta facendo il governo Meloni”.