«Adottare, per tempo le misure necessarie affinché venga assicurata un’adeguata informazione elettorale ai detenuti nelle 14 carceri della Regione Lazio, garantendo agli stessi la possibilità di esercitare il diritto al voto.
E’ questo, in sintesi, il senso della lettera inviata, in vista delle consultazioni politiche ed amministrative dei prossimi 24 e 25 febbraio, dal Garante dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria del Lazio Maria Claudia Di Paolo per ” assicurare la facoltà di voto a tutti i detenuti che ne abbiano diritto”.
Nella sua lettera, Marroni ha invitato ad ottemperare tempestivamente ” a tutti gli adempimenti logistico-normativi, anche attraverso una fattiva collaborazione con gli Uffici Elettorali dei comuni del Lazio che ospitano gli istituti Penitenziari, affinché venga garantita ai detenuti la possibilità di esercitare un diritto democratico fondamentale”.
In base alla normativa, i detenuti possono votare nella carceri in un apposito seggio elettorale.
L’esercizio di questo diritto è, però, subordinato ad alcuni adempimenti preliminari: il detenuto deve far pervenire al Sindaco del Comune di residenza, una dichiarazione della volontà di votare nel luogo dove si trova; ciò consente l’iscrizione del
richiedente in un apposito elenco e il rilascio della tessera elettorale. La richiesta può arrivare al Sindaco non oltre il terzo giorno antecedente il voto.
Nelle prossime ore i collaboratori del Garante saranno nelle carceri per verificare la corretta applicazione delle procedure e per raccogliere informazioni sui provvedimenti adottati per l’istituzione dei seggi nelle carceri, per la verifica della sussistenza del diritto di voto dei soggetti che non lo hanno perduto, per l’affissione delle liste dei candidati e delle modalità di voto.
«Quello al voto è un diritto costituzionalmente garantito – ha detto Marroni – nelle carceri della Regione ci sono decine di reclusi che non hanno per so il diritto al voto e, per questo, è opportuno che si faccia tutto il possibile per garantire loro la possibilità di scegliere la classe politica che governerà il Paese nei prossimi anni».