“Sono rimasto profondamente colpito e addolorato dal quadro di degrado che stanno tratteggiando le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma”. Lo dichiara, in una nota, il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
“Fermo restando il rispetto per il lavoro dei magistrati – ha aggiunto il Garante – che auspico accertino celermente le responsabilità, mi addolora che, in queste ore, le ombre del sospetto si allunghino sull’opera di decine di cooperative sociali e di realtà del terzo settore che in silenzio, e lontano dalle luci della ribalta, svolgono un lavoro fondamentale di inclusione sociale e di lotta alla emarginazione contribuendo, con il coinvolgimento di detenuti ed ex detenuti nelle attività lavorative, a diffondere la cultura della legalità e riducendo i rischi di recidiva. Un mondo che, credo sia determinato a far sentire prossimamente ed in modo determinato e forte la sua voce. Ovviamente sono amareggiato per le notizie che, in particolare riguardano una cooperativa che trenta anni fa contribuii a fondare e che oggi per responsabilità personali sta attraversando una grave crisi mettendo a rischio il lavoro di tanti detenuti ed ex detenuti”