Domenica 4 marzo, giornata di elezioni, il Coordinamento nazionale dei Garanti regionali e territoriali delle persone detenute ha proposto ed organizzato la presenza il più possibile capillare negli istituti di pena per monitorare le operazioni di voto e fare il punto sulla riforma dell’ordinamento penitenziario.
Nella mattinata di domenica i Garanti comunali, metropolitani, provinciali e regionali sono entrati in circa 30 dei 190 istituti penitenziari attivi nel nostro Paese per verificare direttamente la concreta possibilità del diritto di partecipazione al voto, nei seggi speciali allestiti per norma in ciascun carcere.
Nelle settimane scorse i Garanti hanno sollecitato le Direzioni e gli Uffici elettorali comunali ad attivare la complicata e complessa procedura che permette al cittadino recluso che non abbia temporaneamente perso il diritto di voto a causa della condanna inflitta, di poter regolarmente esprimere o meno la propria responsabilità di elettore.
Nell’ambito delle iniziative dei Garanti territoriali a sostegno di una rapida approvazione in via definitiva della Riforma sull’ordinamento penitenziario, il Garante dei detenuti della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e la Garante di Roma Capitale, Gabriella Stramaccioni, hanno seguito le operazioni di voto dei detenuti presso la Casa Circondariale Regina Coeli.Il commento della stampa.
Il quadro dei votanti con i primi dati pervenuti: presso la Casa Circondariale di Regina Coeli hanno votato 141 detenuti, a Rebibbia Nuovo Complesso 111, alla Casa Circondariale di Civitavecchia 34, presso la Casa Circondariale femminile di Rebibbia 22, alla casa circondariale di Velletri 15, in quella di Latina come a Rieti hanno votato 5 detenuti e a Cassino 4.