Mercoledì 15 maggio 2019, presso la sede di rappresentanza del Banco BPM, Piazza del Gesù, 49 a Roma, si è tenuta la cerimonia di consegna del premio nazionale “Sulle ali della libertà”, II edizione, che ha come obiettivo quello di promuovere la cultura negli istituti di pena.
Quest’anno il premio verrà assegnato ad un detenuto della Casa circondariale di Rossano Calabro (CS) che ha conseguito in carcere la laurea in sociologia con la tesi su “La sfera pubblica: il carcere come progetto sociale”.
Sono stati valutati oltre 13 elaborati – arrivati da diverse case di reclusione d’Italia – da una commissione di esponenti del mondo della cultura, del giornalismo e del sociale presieduta da Mons. Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena e da Stefano Anastasia, Garante dei detenuti del Lazio.
La cerimonia è stata coordinata dal giornalista RAI Davide Piervincenzi alla presenza di esponenti del Governo, di Parlamentari e della autorità civili e religiose della Capitale.
L’evento è promosso e ideato dall’Associazione Isola Solidale, che a Roma da oltre 50 anni accoglie i detenuti (grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000) che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica.
L’iniziativa – che ha ottenuto anche quest’anno dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Medaglia di rappresentanza, riconoscimento che viene attribuita a iniziative ritenute di particolare interesse culturale, scientifico, artistico, sportivo o sociale – è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dal Ministero di Giustizia, dal Ministero degli Interni, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Regione Lazio, dell’VIII Municipio di Roma Capitale, dalla Comunità ebraica di Roma, dalle ACLI di Roma, dal Coordinamento nazionale degli Operatori per la Salute nelle Carceri Italiane (Co.N.O.S.C.I.), dalla Fondazione Ozanam, dall’associazione Antigone e da FIDU (Federazione Italiana Diritti Umani).