Conto corrente bancario agli stranieri ammessi a pene alternative

Gli stranieri ammessi a un’alternativa alla detenzione potranno aprire un conto corrente per l’accredito dei compensi da lavoro, grazie a un accordo della direzione generale per l’esecuzione penale esterna con Abi e Poste italiane.

“La nota con cui Poste italiane ha riconosciuto agli stranieri in misura alternativa alla detenzione la possibilità di aprire un conto base, che anticipa un’analisi direttiva di ABI ai suoi associati, è un fatto di grande importanza, di cui va dato merito alla direttrice generale dell’esecuzione penale esterna, Lucia Castellano, che vi ha lavorato con celerità e determinazione”. E’ questo il commento del Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa.

“Alcuni uffici di esecuzione penale esterna – prosegue Anastasìa – e anche alcuni garanti territoriali, avevano segnalato questo paradosso, di persone ammesse a una misura alternativa, titolari di un rapporto di lavoro o di qualche piccola somma maturata lavorando in carcere, che non potevano usufruirne a causa della normativa che non consentiva loro di aprire un conto e di trasferirvi i propri soldi o di farsi accreditare lo stipendio. Il paradosso è che questo impedimento bloccava proprio i (purtroppo pochi) casi di successo del trattamento penitenziario, lasciando ancora una volta nel limbo gli stranieri meritevoli di una chance di reinserimento. Siamo fiduciosi . conclude il Garante del Lazio – che ora non sarà più così, in piena attuazione della finalità rieducativa della pena”.