Una trentina di detenuti in rappresentanza di tutte le sezioni (G8, G9, G11, G12) di Rebibbia nuovo complesso, hanno incontrato il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, la Garante comunale di Roma Capitale, Gabriella Stramaccioni, il magistrato dell’ufficio di sorveglianza di Roma, Marco Patarnello, la direttrice dell’istituto di pena, Rosella Santoro, assieme alla comandante della polizia penitenziaria, la capo area educativa, le educatrici e gli ispettori di sezione. Patarnello ha parlato ai detenuti delle possibili opportunità del decreto Ristori all’esame del parlamento. Anastasìa ha riferito ai detenuti delle proposte di emendamenti presentate dal Garante nazionale, dell’impegno della Regione Lazio nell’accoglienza, della prossima pubblicazione del bando della Cassa ammende, per consentire l’esecuzione penale esterna a coloro che ne hanno i requisiti e della mozione del consigliere regionale Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) e della consigliera Marta Bonafoni (Lista Zingaretti) approvata dal Consiglio regionale del Lazio, che impegna la Giunta alla piena attuazione delle disposizioni contenute nel decreto legge 137/2020, per ridurre il sovraffollamento negli istituti di pena del Lazio, attraverso la concessione di pene alternative a coloro ai quali restano da scontare pene inferiori ai diciotto mesi. In merito alla chiusura delle scuole, Anastasìa ha dichiarato che “è legittima solo temporaneamente, fino alla predisposizione di un adeguato piano di prevenzione sanitaria e della prossima campagna vaccinale Covid: come agli ospiti delle Rsa, dovranno essere vaccinati in via prioritaria i detenuti”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti i rappresentanti dei detenuti, a partire da quelli della sezione di Alta sicurezza, che aderiscono all’iniziativa nonviolenta di Rita Bernardini, astenendosi a turno dal cibo e dal vitto dell’amministrazione, perché lamentano la loro esclusione dai provvedimenti governativi. Invece, i rappresentanti delle sezioni G8 e G9 e G11 lamentano i ritardi della magistratura di sorveglianza nella valutazione delle istanze e la carcerazione di detenuti anziani e malati, che dovrebbero avere il differimento della pena per motivi di salute. Il magistrato di sorveglianza Patarnello ha preso nota di tutto e, soprattutto, ha raccolto i documenti prodotti da ciascuna sezione: ha assicurato che informerà dell’incontro la presidente facente funzioni del Tribunale di sorveglianza, Vittoria Stefanelli, che si sta impegnando proprio in queste settimane a cercare di risolvere problemi logistici e organizzativi che stanno rallentando il lavoro delle cancellerie, e quindi dei magistrati. “Preoccupazioni legittime e condivisibili, quelle dei detenuti – ha dichiarato Anastasìa, a conclusione della visita – ma il confronto si è svolto in un clima sereno e costruttivo che speriamo possa aiutare nel rapido esame delle istanze di liberazione anticipata e di detenzione domiciliare”.