La Casa-Lavoro per gli internati in esecuzione delle misure di sicurezza è uno strumento obsoleto di un sistema penale in profonda difficoltà di fronte alla marginalità sociale, al disagio psichico, alla recidiva cronica. Un rudere, un “fossile vivente” dell’Ordinamento? L’esperienza concreta ed attuale del persistente tentativo di “neutralizzazione” della pericolosità sociale, nel sistema “a doppio binario” configurato del legislatore del 1930, nell’incertezza delle riforme mancate. In questo contesto, un caso Piemonte, con una Casa-Lavoro, senza casa e senza lavoro, nel carcere di Biella, con la prospettiva incerta di spostare i 53 internati piemontesi suddividendoli fra Alba ed Alessandria. Sempre rigorosamente in ambito penitenziario. Se ne parlerà nel corso del seminario organizzato dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte, Bruno Mellano, che si svolgerà attraverso la piattaforma webex del Consiglio regionale del Piemonte. Ecco il programma.
Saluto iniziale
Mauro Palma, Garante nazionale delle persone private della Libertà
Introduce
Alessandro Prandi, Garante della Città di Alba
Intervengono
Francesco Maisto, Garante della Città di Milano, già Magistrato di Sorveglianza: un “rudere” che continua a far danni
Marco Pelissero, docente di Diritto Penale dell’Università di Torino: lo schema della riforma non attuata
Franco Corleone, già Sottosegretario Giustizia, parlamentare e Garante della Regione Toscana: un impegno non rinviabile
Katia Poneti, esperta giuridica presso l’Ufficio del Garante della Toscana: una ricerca sulla Casa-Lavoro di Vasto
Sonia Caronni, esperta di esecuzione penale, Garante della Città di Biella: il caso emblematico di Biella
Conclude
Stefano Anastasia, portavoce nazionale dei Garanti regionali e territoriali, Garante della Regione Lazio e della Regione Umbria
Coordina
Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte
www. cr.piemonte.it
Per poter partecipare occorre inviare una richiesta di iscrizione al seminario all’indirizzo: garante.detenuti@cr.piemonte.it