Domenico Iannaccone per il suo programma “Che ci faccio qui, l’amore perduto” di sabato 23 aprile su Rai Tre ritrova Mirko Frezza, un uomo dal passato turbolento, oggi attore impegnato con la sua associazione nel disagio del suo quartiere nella periferia Est di Roma. Il destino di Mirko incrocia quello di Nicola Lovaglio, un uomo di 45 anni di cui 27 spesi in prigione, la cui storia era stata raccontata circa un anno fa nel sito dell’Osservatorio Pena e Opinione pubblica, realizzato con il contributo del Garante dei detenuti della Regione Lazio.
Anche Domenico Iannacone ha dunque ripercorso l’esistenza estrema di Nicola, ragazzo pugliese al quale viene imposto, a soli 12 anni, di uccidere la madre per vendetta. Nicola adesso è un uomo libero, anche se ha chiuso i conti con la giustizia solo a febbraio 2021. La sua esistenza è stata un continuo peregrinare fra riformatori, istituti minorili, galere e centri psichiatrici. “Sono una prova vivente di come si viva ‘dentro’, e non voglio tenermelo per me”, aveva dichiarato al sito dell’Osservatorio Pop, per il quale aveva ricordato le date della sua vita, quelle dei reati, degli arresti, dei processi, dei provvedimenti giudiziari.