Il 30 settembre secondo le statistiche pubblicate dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), nel Lazio erano presenti 5.924 detenuti, 99 in più rispetto al mese precedente e quasi 380 da inizio anno. In nove mesi la popolazione detenuta in regione è cresciuta del 7% e il tasso di affollamento calcolato sul numero effettivo di posti disponibili è oltre la soglia del 125%.
A livello nazionale, sempre rispetto a inizio anno, l’incremento percentuale, pur consistente, è stato minore che nel Lazio: più 3,1%. Nella nostra regione quindi il tasso di crescita della popolazione detenuta è stato più che doppio rispetto alla media nazionale. Bisogna sottolineare inoltre che se rimanessero costanti i tassi di incremento che si stanno registrando da inizio anno, entro i prossimi sei mesi i numeri e i livelli di affollamento si riallineerebbero alla situazione precedente la pandemia.
Complessivamente i detenuti presenti in Italia a fine settembre sono 55.835, quasi 200 in più rispetto a fine luglio, per un tasso di affollamento del 110%. Sono ben 14 su 20 le regioni in cui questo indicatore si colloca sopra la soglia del 100%. Nel Lazio, il tasso complessivo calcolato sulla capienza “regolamentare” risulta superiore alla media nazionale e si attesta al 114,6%.
La situazione è poi decisamente più critica se si valutano questi dati in relazione ai posti effettivamente disponibili. Ad agosto il tasso reale di affollamento è del 126% e sono sempre 10 su 14 gli istituti penitenziari dove i detenuti presenti sono in numero superiore al 100% dei posti disponibili.
In particolare si confermano le situazioni di maggiori criticità a Latina (dove da diversi mesi vi sono circa due detenuti per ogni posto effettivamente disponibile) Civitavecchia, Regina Coeli, Viterbo con tassi di affollamento effettivo che risultano superiori al 130%. Vanno anche segnalate le criticità emergenti negli Istituti di Velletri, Rebibbia Nuovo Complesso e Femminile dove il grado di affollamento reale è superiore al 125%.
Sono anche in aumento i detenuti in attesa di primo giudizio e la loro incidenza, dopo un periodo abbastanza significativo durante il quale nella nostra regione risultava inferiore alla media nazionale, ha raggiunto in settembre il 16,1% a fronte di un dato del 15,8% nell’intera Penisola.
Infine è leggermente diminuita, rispetto a settembre la presenza di detenute nella nostra regione che sono passate dalle 404 del mese scorso alle 397 attuali. Va segnalato poi che sono sei i bambini presenti con le loro madri negli istituti di pena laziali e che sono aumentati rispetto alla rilevazione di fine maggio quando erano due. A livello nazionale i bambini presenti negli istituti di pena sono complessivamente 26, erano 18 a fine maggio.