“La denuncia del coinvolgimento del Garante dei detenuti del Comune di Napoli in un traffico di cellulari e droghe in carcere suscita sconcerto e amarezza. Innanzitutto nell’interesse delle istituzioni, speriamo possa dimostrare la sua estraneità ai fatti.”. Così il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, Stefano Anastasìa, dopo aver appreso la notizia dell’esecuzione da parte dei Carabinieri di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di otto persone, tra le quali Pietro Ioia, Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Napoli.
“I Garanti nominati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni – prosegue Anastasìa -, da vent’anni svolgono un lavoro prezioso nella tutela dei diritti dei detenuti che è parte della legalità penitenziaria e che non può essere messo in ombra dall’eventuale abuso dei propri poteri da parte di uno di loro”.