Happy, un progetto per non cascarci più

Lunedì 27 l'evento conclusivo del progetto per il reinserimento sociale, scolastico e lavorativo dei giovani autori di reato
Il Garante Anastasìa con Jamal, ospite della Rems di Palombara Sabina che ha ottenuto un titolo di studio, con la dirigente scolastica Ada Maurizio.

Parteciperà anche il Garante Stefano Anastasìa all’evento conclusivo del progetto Happy (Helpful Activities Program for the Probation of Young offenders), che si svolgerà lunedì 27 febbraio , nel Centro congressi auditorium Aurelia. Promosso da Ecos, il progetto Happy è stato sviluppato in collaborazione con il Centro di giustizia minorile del Lazio Abruzzo e Molise, il Centro di istruzione per adulti n.3, Next salute e servizi, ed è cofinanziato dal programma Rec (Rights, Equality and Citizenship) dell’Unione europea.

“Il progetto Happy – ci spiega Ada Maurizio, dirigente scolastica del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti n. 3 di Roma – è stato ideato per supportare il mondo della giustizia minorile nella creazione dei programmi individuali di reinserimento scolastico, socio lavorativo e nella realizzazione di percorsi di mediazione penale di minori/giovani adulti autori di reato. Il progetto si focalizza sul concetto generale di probation, inteso come periodo durante il quale un giovane autore di reato può riscattarsi ed avviare un serio percorso di reinserimento sociale, scolastico e lavorativo, che possa anche diminuire la possibilità di recideva del reato, promuovendo la cittadinanza attiva e il rispetto delle regole. Il progetto Happy è stato elaborato partendo da una ricerca preliminare delle pratiche correnti finalizzata ad avere un quadro generale dell’istituto della messa alla prova in Italia e in Europa, per poi identificare delle buone pratiche in base alle quali impostare i programmi”.

Queste le attività promosse nel corso del progetto Happy:

  • Organizzazione di 30 attività laboratoriali ricreative, artistiche, culturali e sportive all’interno delle comunità convenzionate con il Centro per la Giustizia Minorile, che hanno visto coinvolgere 130 tra ragazzi del circuito penale e civile, ospiti delle comunità. I laboratori hanno toccato le tematiche più varie: musica e scrittura musicale, hip hop, teatro, cucina, pizzeria, calcio, rugby, parapendio, giardinaggio, archeologia etc..).
  • Organizzazione di colloqui valutativi delle attività svolte all’interno delle comunità con psicologi e psicoterapeuti esperti dell’età adolescenziale. – Attività di formazione sul tema del disagio adolescenziale per i professionisti che hanno svolto le attività laboratoriali.
  • Attività di formazione per gli operatori della giustizia minorile.
  • Promozione del protocollo di intesa tra Centro per la giustizia minorile e Ufficio scolastico Regionale del Lazio. – Promozione dell’accordo di rete di scopo interregionale tra Cpia del Lazio, Abruzzo e Molise.

“L’evento conclusivo del progetto – prosegue la professoressa Maurizio – sarà l’occasione per presentare i risultati, le attività svolte, e per aprire un confronto sui tema della giustizia minorile, nello specifico sul ruolo che la società deve avere nei percorsi di reinserimento sociale dei giovani autori di reato”.

L’evento si aprirà con una presentazione del progetto fatta dai partner: Ecos, Centro per la giustizia minorile, Centro di Istruzione per Adulti n.3, Next Salute e Servizi. Seguirà una parte dedicata alle istituzioni, chiamate ad interrogarsi sul loro ruolo all’interno dei percorsi di reinserimento sociale dei giovani autori di reato: sono stati invitati a partecipare il Dipartimento per la Giustizia Minorile, l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni (di Lazio, Abruzzo e Molise), la magistratura minorile (di Lazio, Abruzzo e Molise), i presidenti dei tribunali dei minorenni (di Lazio, Abruzzo e Molise), i Garanti dei diritti dei detenuti (di Lazio, Abruzzo e Molise), i dirigenti degli Uffici scolastici regionali (di Lazio, Abruzzo e Molise). La terza ed ultima parte dell’evento è dedicata alla presentazione delle attività svolte nel corso del progetto.

Verrà presentato il progetto sperimentale “Altri percorsi: riparare alla violenza con la comunità” fatto in collaborazione con l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni e l’associazione NoiDonne TrePuntoZero, e con la partecipazione di Caritas e Croce Rossa Italiana-Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale. Saranno inoltre presenti alcune delle comunità che hanno aderito al progetto, insieme con alcuni dei ragazzi, e presenteranno i laboratori a cui hanno partecipato.