Non si arresta il trend di crescita delle presenze negli istituti penitenziari italiani

Dati Dap di giugno: tassi di affollamento sui posti effettivamente disponibili del 130% nel Lazio, in tre istituti oltre il 150 per cento
Cagliari, Casa Circondariale Buoncammino - Il corridoio della sezione maschile ©Francesco Cocco/Contrasto

Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) diffusi dal ministero della Giustizia, alla fine del mese di giugno il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è pari a 6.180.

Dall’inizio di quest’anno il numero detenuti è cresciuto di 247 unità che corrisponde a un incremento del 24,2%. Bisogna sottolineare in particolare che tra maggio e giugno la popolazione detenuta in regione è cresciuta di 94 unità a fronte di un incremento medio mensile negli ultimi dodici mesi pari a 41.

Il tasso di affollamento sulla capienza regolamentare dichiarata dal ministero è passato dal 116,5% al 118% nella nostra regione e dal 128% a 130%, se tale indicatore venisse calcolato in base al numero effettivo di posti disponibili.

Inoltre, e considerando anche l’arrivo del grande caldo di questi giorni che dovrebbe protrarsi fino almeno alla fine del mese sono fonte di grave preoccupazione le situazioni che si registrano in ben sette istituti penitenziari su quattordici nella nostra regione che presentano tassi effettivi di affollamento superiori al 130% e che, quindi, presentano condizioni di sovraffollamento superiori ai limiti che, secondo la sentenza Torregiani, determinano una condizione di detenzione che può configurarsi come trattamento inumano e degradante in assenza di altre misure di attenuazione del disagio. In sostanza, la lunga deriva di incremento delle presenze e del grado di affollamento degli istituti penitenziari non solo non mostra di rallentare ma addirittura in questo ultimo mese ha registrato una ulteriore accelerazione.

Qualora nei prossimi mesi si confermasse il tasso medio di crescita mensile di questo semestre il numero dei detenuti presenti a fine anno in regione supererebbe la soglia delle 6.500 unità. Di fatto si tornerebbe esattamente alla stesa situazione che si registrava nei mesi che hanno preceduto la pandemia. A livello nazionale, sempre rispetto all’inizio dell’anno l’incremento del numero di detenuti presenti è stato pari a 1.329 unità e in percentuale dl 2,4%; il tasso di affollamento ha raggiunto il 113%.

Complessivamente i detenuti presenti in Italia a fine giugno sono 57.525 e sono costantemente ben 15 su 20 le regioni in cui il tasso di affollamento supera la soglia del 100%. La percentuale delle persone in attesa di primo giudizio risulta in leggero calo, con un’incidenza del 13,1% sul totale della popolazione detenuta del Lazio, inferiore al 14,2% nazionale.

I detenuti stranieri costituiscono il 37,1% della popolazione detenuta in regione a fronte del 31,1% che si registra in tutta Italia, si tratta di un valore che è cresciuto dello 0,5% in questo mese nel Lazio e rimasto stabile a livello nazionale.

E’ diminuito rispetto al mese scorso da 23 a 18 il numero di bambini reclusi assieme alle loro madri in tutta Italia che, tuttavia a inizio anno erano 17. Infine nel Lazio attualmente vi è un bambino recluso assieme alla madre, secondo quanto pubblicato sul sito del ministero della Giustizia.

tabelle 10 luglio 23