L’Associazione Di’Gay Project (DGP) è stata per la prima volta nella sezione trans di un carcere con il documentario della presidente Maria Laura Annibali, con la regia di Laura Valle, L’altra altra metà del cielo, in cui l’autrice intervista se stessa e altre donne omosessuali.
La proiezione nasce dal lavoro di molte persone: capo Dipartimento dell’ormai scomparso Ministero per le Pari opportunità, la consigliera Patrizia De Rose, l’ex capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP) Giovanni Tamburino e il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – firmatari nel 2012 di uno Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto della violenza e discriminazione nei confronti delle persone lgbt in regime di detenzione.
Alla proiezione sono intervenuti la presidente DGP e autrice del docu-film Maria Laura Annibali, Imma Battaglia, consigliera Sel di Roma Capitale, il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, Antonella Montano, psicoterapeuta, direttrice Istituto T. Beck, ed Edda Billi, presidente onoraria Associazione Federativa Femminista Internazionale.
«Abbiamo patrocinato questa iniziativa – ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni – perché affronta con coraggio un tema poco esplorato eppure di grandissima attualità in carcere: quello della negazione del diritto all’amore ed alla sessualità. Eppure il diritto a non soffrire pene ulteriori ed aggiuntive alla privazione della libertà è sancito al più alto livello nazionale ed internazionale. Un diritto che nelle nostre carceri viene sistematicamente ignorato: basti pensare che a Rebibbia Nuovo Complesso è stata istituita una specifica per le transessuali, con orari di socialità ed attività differenziati rispetto al carcere. Sono donne imprigionate in corpi di uomini costrette a vivere in un carcere maschile con i pregiudizi e le conseguenze che ciò comporta».