Enrico Zanchini racconta che “questa partita nasce dall’impegno del Garante dei detenuti del Lazio e dallo scrivano di Rebibbia, Fabio Falbo“, che si rivolge al ct di ‘Crazy for football’ con queste parole: “Questo è un progetto legale e sociale che può essere usato come strumento idoneo alla risocializzazione di entrambi i fronti: il carcere che detiene noi e il pregiudizio sociale che esclude i tuoi ragazzi pur essendo persone libere. Dobbiamo far capire che il diverso è una risorsa e non un’aggravante”.
Una volta portati a termine questi impegni la nazionale ‘Crazy for football’ tornerà ad allenarsi con l’obiettivo di confermarsi campione del mondo nel 2022. Ancora non si conoscono la data e il paese ospitante ma mister Zanchini rivela un piccolo segreto: “Il Comitato internazionale sta lavorando per trovare la sede ed il periodo più adatti per il mondiale. C’è il sogno del più matto di tutti, che naturalmente è Santo Rullo, che vorrebbe farlo disputare in Qatar, in contemporanea con i mondiali ‘veri’ nel dicembre 2022. Un’idea meravigliosa. Quando Santo si mette in testa delle cose assurde lo temo sempre molto perché generalmente ci riesce, quindi non lo escludo”, conclude.