La decisione odierna del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa sulla situazione dei nostri istituti di pena è una buona notizia ma, al tempo stesso, è anche un invito forte ad andare avanti, perché la strada da percorrere per restituire dignità alle carceri italiane è ancora lunga. Lo dichiara, in una nota, il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
Dal punto di vista numerico – ha proseguito il Garante – la situazione è sicuramente migliorata rispetto ai mesi scorsi. Ma non basta aggredire il sovraffollamento per migliorare le condizioni di vita nelle carceri. I tagli ai budget e le carenze negli organici degli agenti di polizia penitenziaria e delle altre figure professionali hanno contribuito a creare una situazione drammatica che spesso lede i diritti dei detenuti e difficilmente sarà sanata con un colpo di bacchetta magica. A tutto ciò si deve aggiungere che il calo delle presenze deve essere reso stabile da una profonda riforma del codice penale e di quello di procedura penale, che devono rendere il carcere l’extrema ratio. Senza questo intervento di sistema il rischio è di trovarsi, fra qualche mese, di nuovo al punto di partenza. I primi passi del premier Matteo Renzi e del Ministro della Giustizia Andrea Orlando sono stati incoraggianti. Occorre proseguire, con coraggio, sulla strada che è stata tracciata