di Stefano Anastasìa
L’istituzione del Garante dei detenuti da parte del comune di Viterbo è un importante segno di attenzione dell’amministrazione viterbese al mondo del carcere cittadino, ai detenuti, al personale, alla polizia penitenziaria. La garanzia dei diritti dei detenuti è garanzia di un buon funzionamento dell’istituzione penitenziaria e di valorizzazione delle professionalità e delle competenze del personale amministrativo, di polizia, sanitario e pedagogico che in essa opera.
L’ente locale ha importanti attribuzioni nell’esecuzione penale e nel perseguimento delle finalità che la Costituzione assegna alla pena, dall’accesso ai diritti civili al sostegno sociale e all’inserimento lavorativo. Tutte condizioni per una efficace politica di sicurezza, che si misura sulla inclusione sociale degli autori di reato a fine pena in condizioni di sicurezza e legalità. Per questa ragione, a partire dal 2003, ben 54 comuni, oltre a 18 regioni, una provincia autonoma, nove province e tre aree metropolitane hanno istituito il Garante dei detenuti o delle persone private della libertà, e lo Stato ha riconosciuto l’importanza di questa funzione riconoscendo per legge ai Garanti territoriali la facoltà di visita degli istituti e di colloquio con i detenuti che possono rivolgerci reclami e doglianze.
Sono certo che i detenuti, il personale penitenziario e la comunità viterbese non potranno che trarre giovamento da questa nuova presenza istituzionale del comune di Viterbo nella vita della casa circondariale di Mammagialla una delle più importanti dell’intero territorio regionale.