Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, è intervenuto al convegno “La Polis penitenziaria: necessità di integrazione socio-territoriale e interprofessionale”, che si è svolto venerdì 10 gennaio. L’evento, organizzato dal Coordinamento nazionale operatori per la salute nelle carceri italiane (Conosci-Aps) e dalla Conferenza nazionale volontariato e giustizia, ha avuto luogo a Villa Altieri, una delle sedi della Città metropolitana di Roma Capitale.
Al centro del convegno c’erano le politiche e i ruoli svolti dagli organismi e dagli enti connessi tra loro in materia di carcere e droga, in un contesto simile a quello delle altre politiche urbane. I risultati dipendono dal coinvolgimento di diversi attori, che devono essere dotati di nuovi modelli di intervento o di modelli positivi già in uso, ma ancora sottoutilizzati, al fine di rafforzare il sistema socio-sanitario.
Secondo gli organizzatori, lo sviluppo delle reti cliniche e le connessioni tra politiche e servizi sanitari e sociali sono decisivi per un sistema di welfare misto pubblico-privato. Gli organizzatori propongono un “patto metropolitano”, per contrastare le disuguaglianze, con la collaborazione del terzo settore, del volontariato, delle associazioni e di altri enti, con particolare attenzione ai minori. Un strumento particolarmente efficace per contrastare la recidiva di persone ex-detenute e/o alcol-tossicodipendenti è il “budget di salute”, che comprende le risorse necessarie a promuovere contesti territoriali favorevoli all’inclusione della persona, rispondendo ai bisogni concreti di chi rientra nella società (housing, salute, lavoro, formazione, istruzione).
A salutare i partecipanti al convegno è intervenuta Tiziana Biolghini, consigliera delegata della Città metropolitana di Roma Capitale. Ha poi aperto i lavori il presidente del Coordinamento nazionale operatori per la salute delle carceri italiane, Sandro Libianchi. Oltre al Garante Anastasìa, sono intervenuti: Angela Salvio, magistrato del tribunale di sorveglianza di Roma; Giuseppe Caviglia, dell’Ufficio interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna per il Lazio, Abruzzo e Molise; Gabriella Stramaccioni, del Segretariato permanente del CNEL per l’inclusione delle persone private della libertà; Samuele Ciambriello, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania e Portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti delle persone private della libertà personale; Valentina Calderone, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale di Roma Capitale; Mario Bruci, responsabile della comunità terapeutica “La Tenda” di Roma; Antonio D’Alessandro, presidente del “Parsec Consortium”; Annarosa Porfilio, giudice onorario del tribunale dei minorenni di Roma; e, da remoto, Ornella Favero, presidente della Conferenza nazionale volontariato e giustizia.