Mattinata nella casa circondariale di Civitavecchia per il Garante Anastasìa: 532 detenuti per 311 posti regolamentari disponibili. “Da due giorni i detenuti della reclusione hanno iniziato uno sciopero della fame per manifestare pubblicamente la loro sofferenza e preoccupazione per le condizioni di detenzione e l’impossibilità di rispettare adeguatamente le norme igienico-sanitarie per la prevenzione del #coronavirus, nonostante la disponibilità e l’attenzione del personale penitenziario e di quello sanitario. Prima con la direttrice, poi con la magistrata di sorveglianza in videoconferenza, abbiamo valutato tutte le soluzioni possibili per la urgente riduzione della popolazione detenuta. La Direzione dell’istituto ha già raccolto i nominativi di tutti coloro che sono nei limiti di pena per godere di alternative al carcere e qualcuno, proprio ieri, ha cominciato a uscire. È una corsa contro il tempo a cui i detenuti di Civitavecchia ci chiamano pacificamente e responsabilmente. A legislazione vigente si può fare qualcosa, ma non tutto. Serve una iniziativa urgente del Governo. Il Ministro Bonafede venga a parlare con questi detenuti, per rendersi conto personalmente della situazione e della urgenza di un intervento legislativo.”