Carceri. Il Garante Lazio Anastasìa in visita al carcere di Cassino. “Condizioni intollerabili di sovraffollamento. Da segnalare la riapertura alle attività di soggetti esterni”
Oggi il Garante Anastasìa si è recato alla Casa Circondariale di Cassino dove ha visitato l’istituto, incontrato il Direttore Francesco Cocco e ha potuto interloquire con alcuni detenuti sulle loro condizioni di detenzione.
I problemi principali dell’istituto rimangono il sovraffollamento e la fatiscenza delle strutture.
Attualmente nel carcere vi sono 203 detenuti a fronte di 130 posti effettivamente disponibili, con un sovraffollamento di ca. il 156%.
Il sovraffollamento è concentrato nella II sezione dove, a seguito della chiusura nel marzo 2019 della III sezione dichiarata inagibile, quasi tutte le stanze hanno 7 letti e dove risulta spesso impossibile aprire/chiudere del tutto la finestra.
“Si tratta di condizioni intollerabili che ho già rappresentato al Provveditore regionale e per le quali mi auguro ci sia un immediata azione di riduzione delle presenze” dichiara il Garante.
L’alto tasso d’affollamento è determinato anche dal trasferimento presso il carcere di Cassino di detenuti provenienti da altri istituti. Inagibile anche l’unica palestra dell’istituto e inaccessibile il campo di calcio perché per accedervi è necessario transitare sotto la III° sezione nella palazzina dichiarata inagibile
Dal 29 maggio i nuovi ingressi vengono sottoposti a tampone, finora risultati tutti negativi.
Le sale colloqui sono state attrezzate per consentire i colloqui familiari quattro postazioni con il divisorio in plexiglass.
Da segnalare la riapertura alle attività di soggetti esterni, come la Caritas e l’Università di Cassino, che già da qualche settimana hanno ripreso ad incontrare i detenuti per attività di sostegno sociale, diritto allo studio e informazione legale.