“Esprimiamo una preoccupazione per lo scollamento tra la realtà drammatica delle carceri italiane e i provvedimenti normativi già promulgati o in corso di approvazione. Carceri sovraffollate e con un numero altissimo di suicidi tra detenuti e agenti di polizia penitenziaria, le carceri sono una polveriera: esasperazione, abbandono e indifferenza verso il modo dell’esecuzione della pena, che non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, fanno di questo momento storico il più delicato dopo la sentenza “Torreggiani” della Corte europea dei diritti dell’uomo. Più di ottomila detenuti, che devono scontare un residuo di pena inferiore a un anno, potrebbero uscire dal carcere con interventi mirati – come, ad esempio, la c.d. liberazione anticipata “speciale” – che il Parlamento non sembra voler prendere in considerazione. Chiediamo un incontro con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio come Portavoce e Coordinamento della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private di libertà”.
Così in una lettera scritta dal Portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali che è anche il Garante campano dei diritti dei detenuti Samuele Ciambriello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
La lettera del Portavoce Ciambriello si conclude con un sollecito al ministro e al Governo per la nomina del nuovo Garante nazionale delle persone private della libertà personale, in sostituzione del compianto prof. Maurizio Felice D’Ettore, scomparso lo scorso 22 agosto: “sollecitiamo la nomina del nuovo Garante Nazionale per completare il Collegio, in considerazione anche delle lunghe procedure che ci sono in successione alla nomina per rendere la stessa efficace.”