Un focolaio di Covid-19 si è sviluppato nella casa circondariale nuovo complesso di Rieti: 16 positivi al virus confermati. E’ quanto riferisce la Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria – Area rete integrata del territorio. Tra il personale i positivi sarebbero tre, ma risalenti nel tempo e quindi – forse – non in relazione con le positività dei detenuti. I test si sono resi necessari dopo che alcuni detenuti avevano accusato i sintomi del coronavirus. Così è stato attivato il protocollo, per evitare che il contagio si allarghi al resto della popolazione carceraria del complesso reatino. La casa circondariale di Rieti è stato uno degli istituti coinvolti nelle proteste scoppiate a marzo 2020 a seguito dell’insorgenza dell’emergenza sanitaria. I disordini hanno portato alla morte di tre persone detenute e all’ospedalizzazione di altre otto.
Per fronteggiare i rischi legati alla diffusione di casi di Covid-19, sono state allestite due sezioni per l’isolamento precauzionale, una per i nuovi ingressi, anche da altri istituti del territorio e l’altra all’interno della sezione per i detenuti cosiddetti protetti.
Al 31 gennaio erano presenti 323 persone detenute, a fronte di una capienza regolamentare di 295 posti. Prima di questo focolaio, il numero di casi di Covid-19 nell’istituto di Rieti era pari a zero. Secondo i dati della Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria – Area rete integrata del territorio, al 22 febbraio, oltre ai 16 casi di Rieti, nelle carceri del Lazio risultano: 16 casi più due ricoverati a Rebibbia Nuovo complesso; un caso nella casa di reclusione di Rebibbia; un caso nella casa circondariale di Civitavecchia. Totale: 36 casi Covid-19 nei 14 istituti di pena del Lazio.
Covid-19. Focolaio nel carcere di Rieti: 16 casi
Il dato (al 22 febbraio 2021) sugli istituti di pena del Lazio: 34 casi più due ricoverati