Dalla Direzione Generale esecuzione penale esterna percorsi di fuoriuscita dal carcere in favore di persone detenute prive di risorse familiari, economiche e alloggiative

La Direzione Generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità ha progettato la realizzazione di percorsi di fuoriuscita dal carcere in favore di persone detenute prive di risorse familiari, economiche e alloggiative.

Il progetto si propone di offrire alle persone detenute un sostegno diretto al superamento degli ostacoli che ne impediscono l’immediato e adeguato reinserimento nel contesto sociale, attraverso azioni di accompagnamento nella fase della conclusione della pena.

Presupposto del progetto è che, nell’attuale particolare periodo emergenziale, l’esecuzione penale nella forma della detenzione domiciliare, o di altra misura alternativa, almeno nell’ultima fase, rappresenta una modalità d’intervento assolutamente necessaria, da tradursi in programmi mirati alle singole persone, da sviluppare grazie all’apporto di diversi operatori.

Le attività del progetto prevedono la predisposizione di un piano d’intervento condiviso con obbiettivi operativi relativi alle problematiche materiali e urgenti da risolvere per l’accesso ai diritti di cittadinanza; Supporto psico sociale e la fornitura di un Kit sociale per assicurare un minimo di beni, strumenti e risorse di prima necessità.

I destinatari saranno detenuti privi di risorse economiche ed affettive, in condizioni psico fisiche di autosufficienza e che abbiano i requisiti per essere ammessi ad una misura alternativa.

Detenuti con fine pena non superiore ai 18 mesi e che possono accedere alla detenzione domiciliare; Detenuti per i quali il rischio di contagio per Covid 19 possa considerarsi, a causa delle condizioni pregresse di salute, un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione; Detenuti in possesso dei requisiti per la detenzione speciale e detenuti che possono fruire della detenzione domiciliare. Persone che proprio in quanto privi di sufficienti e adeguate risorse interne ed esterne, necessitano di una presa in carico, mediante un percorso individualizzato che preveda diverse fasi operative nel corso della misura alternativa.

Partner di progetto possono essere enti e associazioni che aderiscono a un progetto di inclusione sociale e disponibili all’accoglienza globale delle persone sottoposte alla misura alternativa della detenzione domiciliare.

Il progetto si propone l’elaborazione e realizzazione di programmi di accoglienza durante la misura alternativa, di favorire processi d’inclusione sociale per ridurre il sovraffollamento detentivo e la recidiva; Prevede la presa in carico globale in collaborazione con l’Uepe e con le reti e i servizi sociali e sanitari del territorio con un contributo finanziario complessivo di € 20,00 giornalieri per ciascuna persona accolta.

Il progetto intende anche promuovere una programmazione condivisa degli interventi per fronteggiare l’emergenza epidemiologica Covid 19 negli istituti penitenziari, in collaborazione con i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione penitenziaria, gli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna e tutti gli enti pubblici e privati coinvolti nel reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale, in linea di continuità con quanto in atto con la Cassa Ammende e le Regioni ed in accordo con gli interventi di inclusione sociale già programmati.

IL TESTO COMPLETO DEL PROGETTO