Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) elaborati e resi noti dal Garante nazionale delle persone private della libertà relativi alla situazione registrata il 30 novembre, i detenuti presenti hanno raggiunto il numero di 62.464 per un tasso di affollamento calcolato su posti effettivamente disponibili del 133%.
Rispetto alla stessa data dello scorso anno la popolazione carceraria è cresciuta di 2.348 unità (+3,8%). Va qui sottolineato anche che, nonostante intenzioni, manifestate da più voci, di incrementare e migliorare la capienza del nostro sistema detentivo, durante questo biennio il numero dei posti effettivamente disponibili nei penitenziari del nostro Paese si è ridotto di 1.000 unità.
Nella nostra regione dopo una breve pausa che si era registrata il mese scorso, i detenuti presenti sono di nuovo aumentati e ha raggiunto il numero di 6.802. Lo scorso anno alla stessa data era 6.465 e l’incremento che si è registrato è pari al 5,2%. Si tratta di un dato superiore rispetto alla media nazionale. Così come lo è il tasso di affollamento che ha raggiunto il 149%.
E’ altresì significativo segnalare che in regione in questo secondo semestre sta crescendo costantemente il numero e la percentuale sul totale dei presenti dei detenuti in attesa di giudizio che sono attualmente 2.181 corrispondenti al 32,5% vale a dire sette punti in più rispetto alla media nazionale del 25,5%.
Quanto ai tassi di affollamento carcerario per singoli istituto sono l’81% i penitenziari in tutta Italia in cui il numero dei presenti è superiore ai posti effettivamente disponibili e sono oltre 61 quelli in cui tasso di affollamento supera il 150%.
La situazione nel Lazio
Scorrendo la graduatoria dei tassi di affollamento per singolo istituto, questo mese sono due le strutture nel Lazio che si collocano ai primi venti posti nel panorama nazionale: Regina Coeli con un tasso del 191,3% e Rieti dove tale indice è pari al 181,1%. Riferendoci alla nostra regione, se si escludono due case di reclusione della regione e la terza casa circondariale di Roma, destinata ai semiliberi e al trattamento avanzato per tossicodipendenti, tutti gli istituti di pena presentano da oltre due anni e mezzo tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e in nove su 14 i numeri dei detenuti presenti superano la soglia del 140% sui posti effettivamente disponibili.