I detenuti ristretti negli istituti penitenziari del Lazio al 30 giugno 2017 erano 6.247, l’11% del totale dei detenuti in Italia. Da gennaio a giugno di quest’anno la popolazione detenuta nella regione Lazio è aumentata dello 0,5% e la popolazione femminile, in particolare, ha registrato percentuali di crescita di quasi tre volte maggiore (1,7%). Molti anche i bambini in carcere che il 30 giugno erano 19. I cittadini stranieri invece diminuiscono dello 0,6%. Una presenza, quella dei detenuti stranieri, che comunque si conferma essere proporzionalmente superiore rispetto a quella nazionale (42% circa dei detenuti nel Lazio rispetto al 34% in Italia) con percentuali che superano il 50% negli istituti penitenziari di Rieti, C.C. Civitavecchia, Viterbo, Rebibbia femminile e Regina Coeli.
Alla fine di giugno quasi il 16% della popolazione ristretta nel Lazio era in attesa di primo giudizio, un dato in diminuzione (1,5% in meno) rispetto all’inizio dell’anno. Aumentano invece, di circa l’1%, i detenuti con condanne definitive e dello 0,4% quelli con condanne non ancora definitive. Complessivamente il dato dei detenuti condannati raggiunge l’84% del totale.
Cresce anche, dell’0,8%, la percentuale di detenuti che hanno beneficiato della detenzione domiciliare prevista dalla legge 199/2010, anche se le percentuali restano sostanzialmente invariate nel caso delle donne e dei cittadini stranieri, che evidentemente incontrano maggiori difficoltà nell’accedere alla detenzione domiciliare.