
Venerdì 28 marzo, il Garante nazionale delle persone private della libertà (Gnpl) ha diffuso un dossier sui suicidi in carcere: al giorno 26 dello stesso mese i decessi complessivamente registrati da inizio anno negli istituti penitenziari sono stati 78 di cui 22 suicidi accertati. Bisogna anche considerare che vi sono altri 16 casi di morte per cause da accertare e tra questi vi potrebbero essere anche persone che si sono tolte la vita volontariamente. Lo scorso anno nello stesso periodo i decessi sono stati 74 e i suicidi accertati 22.
Sempre secondo il dossier del Gnpl nel periodo 2021-2024 in carcere si sono verificati 294 suicidi con una media di circa 73,5 suicidi/anno con un minimo di 59 (2021) ed un massimo di 84 nel 2022.
Va sottolineato in maniera particolare che delle 22 persone che si sono tolte la vita in questi primi tre mesi dell’anno ben 11 erano stranieri. Quindi una percentuale del 50% a fronte di un’incidenza complessiva di detenuti stranieri sull’intera popolazione carceraria del 31,5%.
Purtroppo, inoltre, sono state nove le persone in attesa di primo giudizio e due condannate ma in attesa del giudizio di appello e di sentenza definitiva presso la Cassazione che si sono tolte la vita. Si tratta di individui che, va ricordato, sono considerate quindi innocenti dalla nostra giurisdizione.
Inoltre delle 11 persone con sentenza definitiva sette avevano un fine pensa previsto inferiore a tre anni e in particolare due sarebbero uscite entro pochi mesi nel corso di quest’anno.
Quanto alla distribuzione territoriale degli eventi, i 22 suicidi si sono verificati in 17 istituti penitenziari diversi. Nel Lazio il GNPL certifica due suicidi: nel carcere di Regina Coeli e in quello di Frosinone, il primo era in attesa di giudizio e il secondo doveva scontare un residuo di pena di due anni.