“La Polizia penitenziaria concorre, in maniera encomiabile, al ruolo prezioso di tutela della convivenza civile della nostra comunità. Spesso in condizioni oggettivamente difficili, opera quotidianamente, in un contesto di criticità del sistema carcerario italiano, con spirito di servizio e abnegazione per garantire condizioni di sicurezza e rispetto della vita dei detenuti, in attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. Ai componenti del Corpo va rivolta la gratitudine della Repubblica per il costante e generoso impegno a servizio delle Istituzioni”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, in occasione del 207° anniversario di fondazione del Corpo.
“Auguri alla Polizia penitenziaria per i suoi 207 anni di fondazione, sono giunti sui social anche dalla premier Giorgia Meloni: “Oltre due secoli di spirito di abnegazione, di legalità, di servizio alla Nazione, di contrasto alla criminalità organizzata. Un abbraccio a tutti gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria”.
Alla cerimonia per la ricorrenza, che si è svolta in piazza del Popolo a Roma ed è sta trasmessa in diretta su Rai3, è intervenuto il Guardasigilli Carlo Nordio, il quale ha toccato il drammatico tema dei suicidi in carcere. “E’ un fenomeno lacerante- ha detto il ministro – che cerchiamo di attenuare, ridurre, se non proprio un giorno eliminare attraverso un lavoro congiunto”. “Non si parla molto dei suicidi che avete evitato, con la vostra professionalità, intelligenza, umanità, lungimiranza”, ha aggiunto il ministro, rivolgendosi agli agenti.
Il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, ha sottolineato che “il livello di affollamento dei nostri istituti penitenziari è in crescita da mesi” e questo “costituisce un problema per la vita e la dignità dei detenuti ma è anche un notevole aggravio del disagio e delle condizioni di sicurezza nei quali i poliziotti penitenziari sono costretti a svolgere il loro lavoro, 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno”.