
“La pedagogia autoritaria non funziona, perché agli occhi dei ragazzi non ha credibilità. Noi rappresentanti delle istituzioni e dei soggetti impegnati nel processo di reinserimento di questi giovani nella società ci dobbiamo chiamare in causa con responsabilità e quindi con programmi credibili”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, alla giornata di studio che si è tenuta giovedì 27 marzo, nel Teatro dell’Istituto penale minorile ‘Casal del Marmo’ di Roma.
Anastasìa ha manifestato “apprezzamento per la giornata e il percorso di formazione interno, promosso dal dipartimento e dalla direzione generale della formazione: si tratta di una presa d’atto della situazione di difficoltà del sistema, che è il primo passo per affrontarle e, auspicabilmente, superarle.”.
Nel corso dell’incontro si è sviluppata un’articolata riflessione intorno al “servizio” offerto dall’istituzione Ipm, alle sue più recenti fatiche e criticità e alla prefigurazione di nuovi orientamenti del lavoro della giustizia, in grado di rispondere alle urgenze di contenimento e cura della devianza giovanile.
Oltre al Garante Anastasìa, sono intervenuti Ivo Lizzola, docente dell’Università di Bergamo; Antonio Sangermano, Capo del Dipartimento giustizia minorile e di comunità; Giuseppe Quintavalle, direttore generale della Asl Roma1; Barbara Funari, assessora alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale, Francesco Carlo Kento, Rapper dell’associazione Crisi come opportunità, Giuseppe Chiodo, direttore dell’Ipm, Lidia Salerno, presidente del Tribunale dei minorenni di Roma; Federico Falzone, magistrato di sorveglianza del tribunale dei minorenni di Roma; Cira Stefanelli, direttrice dell’ufficio terzo del Dipartimento giustizia minorile e di comunità.
Numerosi sono stati i convenuti, tra cui molti operatori sociali, insegnanti, funzionari, agenti della polizia penitenziaria, psicologi, volontari, assistenti sociali e anche alcuni dei giovani ristretti, i quali hanno attivamente partecipato ai lavori della giornata.