“Questo progetto sperimentale di qualificazione dell’intervento educativo nell’area penale esterna minorile rappresenta un esempio virtuoso di sinergie tra professionalità diverse, estremamente qualificate. Il nostro impegno sarà quello di sostenerne la diffusione, anche attraverso la sensibilizzazione di tutti gli attori istituzionali e non che possono essere partecipi di queste iniziative”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, al termine dell’evento conclusivo all’evento conclusivo del progetto europeo Happy (Helpful Activities Program for the Probation of Young offenders), nel Centro congressi auditorium Aurelia. Come ha spiegato in apertura dei lavori Valerio di Tommaso, presidente di Ecos, l’associazione del Terzo settore che ha promosso il progetto e coordinatore dello stesso, Happy è stato sviluppato in collaborazione con il Centro di giustizia minorile del Lazio Abruzzo e Molise, il Centro di istruzione per adulti n. 3, Next salute e servizi, ed è cofinanziato dal programma Rec (Rights, Equality and Citizenship) dell’Unione europea.
“In questi tre anni – ha spiegato Di Tommaso – grazie alla proficua collaborazione con il Centro di giustizia minorile e con le assistenti sociali degli uffici dei servizi sociali dei minorenni di Roma, L’Aquila e Campobasso, sono stati attivati oltre 30 laboratori di attività artistiche, culturali e sportive, con il coinvolgimento di professionisti, che hanno coinvolto circa 130 giovani in carico ai servizi sociali per i minorenni. I laboratori hanno toccato le tematiche più varie: musica e scrittura musicale, hip hop, teatro, cucina, pizzeria, calcio, rugby, parapendio, giardinaggio, archeologia”
Parallelamente il progetto ha attivato lo sportello Happy Mind, un punto di ascolto dove psicologi e psicoterapeuti esperti dell’età adolescenziale, hanno realizzato una serie di colloqui valutativi con i ragazzi sulle attività svolte durante i laboratori ed un percorso di formazione per i professionisti che hanno svolto le attività laboratoriali.
Presenti numerosi giovani partecipanti al progetto, nel corso della mattinata, tra gli altri, sono intervenuti: Santo Rullo, psichiatra, responsabile scientifico del progetto, il quale ha riassunto le principali problematiche correlate alla disgregazione emotiva tipica dell’età adolescenziale; la presidente del Tribunale per i minorenni de L’Aquila, Cecilia Angrisano; il Garante Anastasìa; la dirigente del Cpia 3 di Roma, Ada Maurizio; Simone Ranieri, funzionario della professionalità di servizio sociale dell’Ufficio servizio sociale per i minorenni di Roma.
Il progetto si focalizza sul concetto generale di “probation”, inteso come periodo durante il quale un giovane autore di reato può riscattarsi ed avviare un serio percorso di reinserimento sociale, scolastico e lavorativo, che possa anche diminuire la possibilità di recideva del reato, promuovendo la cittadinanza attiva e il rispetto delle regole.
Proprio a tal fine è stato ideato il primo Happy Club: un nucleo operativo per la definizione di programmi integrati che prevedono attività educative in aula, laboratori ricreativi, sportivi e culturali, attività socialmente utili, nonché collegamenti specifici con il mondo del lavoro, sotto forma di tirocini formativi presso le aziende partner.
Tutte le attività vengono erogate tramite professionisti, aziende ed enti no profit qualificati e selezionati in base a criteri specifici stabiliti nel progetto e illustrati nelle manifestazioni di Interesse pubblicate nelle pagine per professionisti, aziende ed enti non profit presenti nella sezione “unisciti a noi“ del sito del progetto: www.progettohappy.it