Tra il 30 novembre e il 31 dicembre dello scorso anno si è registrata una diminuzione del numero dei detenuti presenti sia in Italia che nel Lazio. Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) pubblicati sul sito del ministero della Giustizia, i detenuti presenti in Italia alla fine dell’anno scorso erano 61.861 per una riduzione di 603 unità rispetto alla fine di novembre (in percentuale -0,9%). Nel Lazio i presenti risultavano 6.665, e quindi 137 in meno rispetto ai 6.802 di fine novembre (in percentuale -2%).
E’ diminuito anche il numero dei bambini in carcere assieme alle loro madri che a fine anno era pari a 12 e che invece a novembre era stato di 17. Il Lazio è anche la prima regione per numero di presenze in meno (137), mentre al secondo posto si colloca la Lombardia (133). Va altresì segnalato che la riduzione del numero dei presenti non è stata omogenea sul territorio nazionale dove in alcune regioni si sono anche registrati piccoli incrementi. Tale riduzione che può essere in parte anche correlata ai permessi che vengono generalmente concessi a fine anno in occasione delle feste natalizie non è tuttavia sufficiente a modificare sostanzialmente il fenomeno del sovraffollamento carcerario che rimane comunque oltre i livelli drammaticamente sottolineati nei mesi scorsi. Il tasso complessivo in Italia calcolato sul numero di posti disponibili è del 133% in Italia e del 146% nel Lazio.
Nel complesso sono solo tre le regioni con tassi di sovraffollamento inferiori al 100%, si tratta di Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta. D’altro canto vi sono quattro regioni – Lombardia, Veneto, Publia e Basilicata – dove il numero dei presenti è superiore al 150% dei posti disponibili.
Bisognerà quindi verificare nei prossimi mesi se tale riduzione non rimarrà un caso contingente o se effettivamente si sarà innescata una stagione di decongestionamento magari connessa ad incremento dei detenuti che riescono ad accedere a misure alternative.
Confrontando comunque i dati di fine 2024 con quelli dell’anno precedente la popolazione carceraria è cresciuta di 1.695 unità (+2,7%). Nel Lazio i detenuti presenti a fine 2024 sono 128 in più rispetto a quelli registrati dodici mesi prima.
Bisogna anche considerare che il tasso di affollamento in un anno è cresciuto dal 127% al 133% in Italia e dal 138% al 146% nel Lazio.
Quanto ai tassi di affollamento carcerario per singoli istituto sono 150 su 189 i penitenziari in tutta Italia in cui il numero dei presenti è superiore ai posti effettivamente disponibili e sono 61 quelli in cui tasso di affollamento supera il 150%.
Scorrendo la graduatoria dei tassi di affollamento per singolo istituto, questo mese sono tre le strutture nel Lazio che si collocano ai primi venti posti nel panorama nazionale: Regina Coeli con un tasso del 185,7% (a fine novembre era del 191,3%) Rieti dove tale indice è pari al 180,3% e Civitavecchia che fa registrare un tasso del 176,2%.
Va infine segnalato che anche nel Lazio, dopo un semestre di incrementi constanti è diminuita la percentuale di detenuti in attesa di giudizio che è passata dal 32,5% al 31,5%. Rimane comunque significativamente superiore al dato nazionale del 24,7%.
Sempre riferendoci alla nostra regione, se si escludono due case di reclusione della regione e la terza casa circondariale di Roma, destinata ai semiliberi e al trattamento avanzato per tossicodipendenti, tutti gli istituti di pena presentano ancora e da oltre due anni e mezzo tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e in nove su 14 i numeri dei detenuti presenti superano la soglia del 140% sui posti effettivamente disponibili.