“L’aumento della popolazione detenuta nei mesi estivi, quando c’è il massimo utilizzo di permessi premio è indice del rischio che in autunno si arrivi a livelli di sovraffollamento precedenti alla pandemia”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, commenta i dati di fine luglio del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap).
“Speriamo che possa esserci una rinnovata attenzione ai problemi del carcere, in queste settimane segnato anche da numerosi casi di morte e di suicidi”, conclude Anastasìa, il quale rileva che nel Lazio ci sono stati sei suicidi dall’inizio dell’anno, di cui due nell’ultima settimana (a Frosinone e a Rebibbia femminile) e cinque morti per altre cause, di cui due nell’ultima settimana (a Viterbo e al reparto penitenziario del Pertini).
Dopo i provvedimenti dettati dall’emergenza Covid-19 che avevano portato a una diminuzione delle presenze nelle carceri italiane, il numero di persone detenute in Italia e nel Lazio era tornato crescere in maniera piuttosto costante nel corso dell’intero primo semestre del 2022. E anche in questo inizio di semestre il trend prosegue in crescita. In Italia la popolazione detenuta passa dalle 54.841 unità del 30 giugno alle 54.979 del 31 luglio. Nel Lazio sono 5755, a fronte delle 5667 persone detenute del 30 giugno.