Secondo le statistiche pubblicate oggi dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), il 31 marzo nel Lazio erano presenti 5.582 detenuti. Dalla fine di febbraio si è verificata una riduzione di sei unità. Anche a livello nazionale la situazione rispetto al mese precedente è rimasta sostanzialmente stabile con una riduzione di 26 persone presenti e un dato complessivo pari a 54.609.
Il numero di persone presenti da diversi mesi sembra essersi stabilizzato attorno alle 5.600 unità nel Lazio e alle 54.000/ 54.600 in Italia. Si tratta di una situazione in entrambi i casi ancora critica e lontana da una soluzione dei tassi di affollamento che rimangono superiori stabilmente al 100% (questo mese è del 107% sia in regione che nell’intera penisola). Tale situazione continua ad essere anche particolarmente critica sul fronte dei contagi da Covid-19 che in Italia per tutto il mese di marzo sono stati superiori alle 1.000 unità e che nel Lazio sono ancora più di 200.
Nella nostra regione quindi non si attenuano le situazioni di criticità relative al sovraffollamento. Infatti, guardando più direttamente i dati di ogni singolo istituto in base ai posti effettivamente disponibili il tasso di affollamento complessivo del Lazio continua ad essere del 117%.
Complessivamente sono 10 su 14 gli Istituti di pena che presentano tassi di affollamento superiori al 100% dei posti disponibili. In particolare, si confermano le situazioni di maggiori criticità a Latina (dove i presenti sono il 168%rispetto ai posti disponibili) Civitavecchia, Regina Coeli con tassi di affollamento effettivo che risultano superiori al 150%.
Un’ultima annotazione riguarda la presenza di detenuti in attesa di primo giudizio che si è ridotta nella nostra regione. La percentuale a marzo è di nuovo sotto il 15% (al 14,6%), inferiore a quella del mese precedente. A marzo, nel resto d’Italia, pur scendendo rispetto al mese precedente, si attesta al 15,6%.