Il 15 giugno, presso la Sala Capitolare al Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha presentato la Relazione al Parlamento 2018.
Il Garante Anastasìa: “La presentazione al Parlamento della relazione annuale del Garante nazionale delle persone private della libertà è un’occasione importante di conoscenza e di riflessione sulle responsabilità e gli obblighi delle amministrazioni pubbliche nei confronti di persone a diverso titolo private della libertà, ma tutte meritevoli di attenzione e di rispetto nella loro dignità e nei loro diritti fondamentali.
Non possiamo non manifestare la nostra preoccupazione per un incombente sovraffollamento e per propositi di una nuova centralità del carcere nell’esecuzione penale e, addirittura, della detenzione in attesa di espulsione di migliaia di stranieri irregolari. Ovviamente si tratta di propositi in larga parte irrealizzabili, ma che certamente peseranno sulle condizioni di vita e sulla dignità delle persone trattenute nelle carceri e nei centri. Non possiamo quindi che auspicare un ripensamento di tali propositi e una generale condivisione istituzionale dei principi costituzionali in materia di esecuzione penale e privazione delle libertà, cui le Regioni e gli enti locali, per le proprie, rilevanti, responsabilità in materia di assistenza sanitaria, assistenza e reinserimento sociale, devono e possono efficacemente collaborare anche attraverso l’azione di monitoraggio e di stimolo che viene dai Garanti da loro istituiti.”
E nello specifico della nostra regione qual è la situazione delle persone sottoposte alla privazione della libertà personale? In calce alla pagina la relazione annuale del Garante Anastasìa che illustra la situazione nel Lazio, presentata il 3 maggio al Consiglio regionale.
E qui la situzione in numeri nel Lazio, i dati statistici relativi alla popolazione carceraria, alla giustizia minorile, al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Ponte Galeria e alle REMS Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza sanitarie.