Stefano Anastasìa, nato a Roma nel 1965, sposato e padre di due figli, è Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per la Regione Lazio dal 2016, quando è stato eletto alla carica per la prima volta dal Consiglio regionale, essendovi poi confermato nel 2021.
Nel 1991 è stato tra i fondatori dell’associazione Antigone, di cui è stato Coordinatore nazionale (1994-1999), Presidente (1999-2005) e Difensore civico (2008-2011), e di cui è attualmente Presidente onorario.
Tra il 2005 e il 2006 è stato Presidente della Conferenza nazionale del volontariato della giustizia. Tra il 2006 e il 2008 Capo della segreteria del Sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega all’Amministrazione penitenziaria. Dal 2013 al 2016 è stato consulente della Commissione per i diritti umani del Senato della Repubblica. Dal 2016 al 2021 è stato Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale per la Regione Umbria. Dal 2018 al 2023 è stato Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà nominati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni italiani.
Laureato in Scienze politiche nell’Università degli studi di Bari, è professore associato di filosofia del diritto presso Unitelma Sapienza. Tra i suoi principali interessi di ricerca la teoria dei diritti umani, le dinamiche del controllo sociale e il sistema penale. Tra le sue pubblicazioni L’appello ai diritti. Diritti e ordinamenti nella modernità e dopo (Giappichelli 2008), Metamorfosi penitenziarie. Carcere e pena nel mutamento sociale (Ediesse 2012), Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini (con L. Manconi, V. Calderone e F. Resta, Chiarelettere 2015), Populismo penale. Una prospettiva italiana (con M. Anselmi e D. Falcinelli, Cedam-Wolters Kluwer 20202) e Le pene e il carcere (Mondadori 2022).