Il Garante Anastasìa ai tavoli tecnici sulla sanità penitenziaria a Latina e a Viterbo

“Sono emersi spunti significativi che intendo riportare all’Osservatorio regionale sulla sanità penitenziaria”
Un particolare delle mura di cinta della casa circondariale di Latina.

Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, ha partecipato a due tavoli tecnici sulla sanità penitenziaria, il primo venerdì 31 gennaio a Latina, il secondo martedì 4 febbraio a Viterbo.

Il tavolo tecnico di Latina si è tenuto a seguito della visita che la Asl ha compiuto a dicembre su richiesta dal Garante. Oltre ad Anastasìa e alla direttrice generale della Asl di Latina, Sabrina Cenciarelli, il direttore sanitario Sergio Parrocchia, i referenti della salute mentale e il responsabile della Asl per l’istituto, Antonio Ciurleo. Presenti, per l’istituto penitenziario, la direttrice dell’istituto penitenziario, Pia Paola Palmieri, con il comandante della polizia penitenziaria e il capo area educativa. Durante l’incontro, si sono esaminati il problema del sovraffollamento, con particolare attenzione alla necessità di recuperare ambienti, e l’offerta sanitaria esistente all’interno della struttura. Sono state fornite informazioni sulle prestazioni sanitarie erogate, come anche i numeri sul turn over della popolazione detenuta. La direzione sanitaria raccoglierà osservazioni da riportare alle autorità competenti del ministero della Giustizia, della Regione Lazio e ai magistrati di sorveglianza competenti.

Il tavolo tecnico paritetico di Viterbo, che si riunisce periodicamente come strumento di monitoraggio dell’offerta sanitaria, invece, si è focalizzato, tra l’altro, sullo stato dell’arte dell’informatizzazione, sull’edificazione di un nuovo padiglione e la sua destinazione d’uso, sulla futura ristrutturazione dell’infermeria e degli ambulatori, sulla formazione degli operatori sanitari in ambito penitenziario, e sulla continuità delle prestazioni sanitarie tra carcere e unità di medicina ospedaliera protetta dell’ospedale Belcolle che è punto di riferimento per le regioni del Provveditorato di Lazio, Abruzzo e Molise.

“In entrambe le riunioni sono emersi spunti significativi che intendo riportare all’Osservatorio regionale sulla sanità penitenziaria”, ha commentato il Garante Anastasìa, evidenziando l’importanza di continuare a monitorare e migliorare le condizioni sanitarie nelle carceri.