Martedì 10 dicembre, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, si è recato alla Casa circondariale di Latina, dove è stato accompagnato in visita dalla direttrice, Pia Paola Palmeri, e dal comandante della Polizia penitenziaria dell’istituto, Giacomo Santucci.
L’istituto è stato costruito negli anni Trenta ed è oggetto di diverse ristrutturazioni che rendono momentaneamente inagibili alcuni spazi destinati alla permanenza all’aperto della popolazione detenuta. Nella Casa circondariale di Latina sono detenuti 97 uomini e 35 donne per diverse tipologie di reato (alta sicurezza, comuni di media sicurezza, precauzionali), per un totale di 132 persone detenute, a fronte di una capienza regolamentare di 78 posti, 49 per uomini, 27 per donne. Il tasso di affollamento per la sezione maschile è dunque del 179% (su capienza regolamentare che corrisponde anche ai posti disponibili), a fronte di un tasso medio nel Lazio del 149% e in Italia del 133% (sui posti effettivamente disponibili). Il sovraffollamento totale a Latina è del 177%. Quasi nessun detenuto di sesso maschile sta scontando una pena definitiva.
Sintomo evidente delle difficoltà in cui versa l’istituto a causa del sovraffollamento sono alcune stanze di detenzione destinate a persone detenute di sesso maschile nelle quali sono presenti ben cinque brande, anziché quattro, probabilmente in contrasto con la normativa europea che vuole che ad ogni detenuto siano destinati almeno tre metri quadri calpestabili.
Nel corso della visita, Anastasìa ha incontrato il responsabile della Asl per l’istituto, Antonio Ciurleo, il quale ha riferito preannunciata una maggiore presenza di psichiatri all’interno dell’istituto, a seguito di un apposito bando, l’arrivo di un quarto defibrillatore, in modo che ce ne sia uno per sezione, il potenziamento dell’attività ambulatoriale interna, con la presenza di specialisti che, assieme al potenziamento della telemedicina, riduce la necessità di traduzioni verso strutture sanitarie esterne
Il Garante ha visitato la palestra del reparto maschile, il laboratorio femminile di pittura e di cucito. Non si lamentano carenze di personale, in relazione alla pianta organica, bensì in relazione al sovraffollamento. Una detenuta ha lamentato la mancanza di un servizio Caf all’interno dell’Istituto.
La presentazione del libro di Padre Antonio Trani
Dopo la visita alla Casa circondariale del capoluogo pontino, Anastasìa è intervenuto all’incontro organizzato in via Cattaneo dall’associazione Articolo 21, per la presentazione del libro “Come è in cielo, così sia in terra. Il carcere tra giustizia, perdono e misericordia” di padre Vittorio Trani, cappellano penitenziario nella casa circondariale Regina Coeli.
Oltre al Garante Anastasia e all’autore, hanno partecipato all’incontro, moderato da Romano Cappelletto, il presidente della Camera penale di Latina, Maurizio Forte, Stefano Vanzini, dell’Associazione pontina “Parliamo di carcere”, e la giornalista Graziella Di Mambro, di Articolo 21.