Lo spettacolo, patrocinato dal Garante dei detenuti del Lazio, conclude un percorso laboratoriale, coordinato dal circolo culturale “Rino Gaetano” dell’AICS di Roma, che ha coinvolto 60 detenuti molti de quali stranieri: 43 di loro domani saranno in scena. La regia è di Venturini, che da due anni si occupa della Compagnia e del Laboratorio. Lo spettacolo è dedicato al Mediterraneo, come contenitore delle culture degli ospiti del carcere. I detenuti magrebini, arabi, slavi, rumeni, campani, laziali, rom, siciliani, salentini, con il contributo di due detenuti dell’America latina, hanno offerto una visione complessa dei loro ricordi delle terre di origine.
Dei loro riti legati alle immagini degli amori giovanili, delle loro speranze disilluse, del loro dramma di sentirsi diversi in ambienti nuovi che li respingono. Da alcuni anni la Compagnia teatrale dell’Istituto, diretto da Stefano Ricca, è in cartellone al Teatro Parioli di Roma. Domani sera, nel corso della prima dello spettacolo, a Maurizio Costanzo sarà consegnata una targa. Insieme a lui, il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, che da sempre sostiene l’a ttività artistica negli Istituti penitenziari, e il Presidente Nazionale dell’AICS, Bruno Molea.