Venerdì 28 febbraio, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e i Garanti di Piemonte, Bruno Mellano, e Liguria, Doriano Saracino, si sono recati in visita alla Rems di Calice al Cornoviglio (Sp), struttura deterritorializzata per autori di reato non imputabili per incapacità di intendere e di volere.
Molti anni fa la Regione Liguria aveva deciso di progettare la sua residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza in quella vecchia casa colonica di montagna, al confine con la Toscana. Poi, quando è stata completata, si è realizzato che non si poteva trasferire lì la Rems provvisoria attiva ed efficacemente funzionante a Genova e quindi, con un finanziamento ad hoc del Governo nazionale, è stata messa a disposizione delle altre regioni per la presa in carico dei pazienti in lista d’attesa e trattenuti illegittimamente in carcere.
La dirigente dell’ufficio salute in ambito penale della Regione Liguria, Patrizia Orcamo, e il direttore sanitario della struttura, Alfredo Sbrana, hanno accompagnato i garanti nella visita, illustrando loro il suo funzionamento e i risultati conseguiti in questi anni di lavoro. I Garanti hanno potuto interloquire con gli ospiti e verificarne le condizioni di assistenza.
Dalla sua attivazione, in poco più di due anni, la Rems di Calice ha accolto 58 persone, 21 delle quali ‘laziali’, contribuendo in maniera significativa allo smaltimento della lista d’attesa regionale di quelle illegittimamente trattenute in carcere in attesa di posto in Rems. Al momento della visita ce n’erano ben 11 sul totale di 20 ospiti.
Da sinistra: Anastasìa, Mellano, Saracino in viaggio verso la Rems di Calice al Cornoviglio.
Giunti a destinazione.