Fuori uso da tempo, lasciati inutilizzati e rotti in giro per l’Italia e in larga parte da rottamare.
E’ questa la desolante situazione del parco automezzi per le traduzioni e i piantonamenti del Polo Penitenziario di Rebibbia secondo la lettera/denuncia inviata dalla CGIL Fp alle direzioni delle carceri e al Prap e ripresa dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
Il Garante ha espresso la propria solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria, costretti a lavorare in condizioni critiche, con automezzi che non rispetterebbero neanche la normativa vigente in tema di limiti imposti per l’inquinamento.
«Ho ritenuto di approfondire la denuncia della FP CGIL – ha detto Angiolo Marroni – ed ho interessato della vicenda le direzioni delle carceri del Polo di Rebibbia e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria affinché verifichino la situazione. Occorre intervenire immediatamente prevedendo, nel caso, anche l’ammodernamento del parco macchine, al fine di garantire la sicurezza dei detenuti e degli agenti penitenziari che si trovano quotidianamente a svolgere un lavoro tanto delicato ».