Alla data del 31 ottobre 2022, negli istituti penitenziari di tutta Italia risultano presenti 17.840 cittadini stranieri corrispondenti al 31,8% dell’intera popolazione detenuta (fonte: Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria).
Rispetto a inizio anno sono aumentati di 811 unità che corrispondono a un tasso di crescita del 4,7%. Nello stesso periodo il numero di detenuti in totale è cresciuto in misura più contenuta e la variazione è stata del 3,9%, conseguentemente l’incidenza dei detenuti stranieri sul totale è passata dal 31,5% di fine dicembre all’attuale 31,8%.
Nel Lazio gli stranieri sono 2.235 e la loro incidenza sul totale dei presenti è del 37,6%; anche nella nostra regione il loro numero è cresciuto rispetto a inizio anno (di 147 unità pari a un notevole incremento del 7%, che risulta, peraltro, in linea con quello dell’intera popolazione detenuta).
Nonostante il fatto che la percentuale regionale sia superiore alla media nazionale, il Lazio non è tra le regioni con le maggiori incidenze di detenuti stranieri. Le concentrazioni più elevate si riscontrano nel Centro-Nord Italia, in particolare in Trentino Alto Adige (62,4%), Valle d’Aosta (60,6%) Liguria (55,8%) Veneto (51,3%), Emilia Romagna (48%), Toscana (46,6%) e Lombardia (45,9%).
Bisogna sottolineare che, a seguito delle limitazioni alla circolazione delle persone e delle altre misure di contenimento dei contagi da Corona Virus, si era realizzato un trend discendente sia del numero che dell’incidenza dei detenuti stranieri che è durato dal giugno 2020 fino a alla fine del 2021. A partire poi, dall’inizio di quest’anno le presenze di detenuti stranieri sono tornate a crescere anche in misura superiore a quella degli italiani.
Attualmente nel Lazio i detenuti stranieri in attesa di giudizio sul totale dei detenuti stranieri sono il 32,4% a fronte di un’incidenza di italiani che si trovano nella stessa condizione del 29,8%. Bisogna anche considerare che i detenuti stranieri presenti che sono stati condannati a pene inferiori a due anni rappresentano il 14,3% degli stranieri con condanna definitiva mentre l’incidenza degli italiani nella medesima condizione sui condannati definitivi italiani sono il 9,3%. In pratica per gli stranieri in attesa di giudizio o condannati a pene detentive di breve durata le probabilità di trovarsi in condizioni di detenzione intramuraria sono decisamente più elevate rispetto a quanto avviene per gli italiani.
Infine, qualche sintetica valutazione sulla composizione per nazionalità e provenienza geografica. Complessivamente nel Lazio son presenti detenuti appartenenti a 103 nazionalità diverse, ma gli appartenenti alle prime dieci più numerose costituiscono il 72,1%. In tutta Italia le nazionalità presenti sono 154 e i detenuti delle prime dieci sono il 69,5%.
Nel Lazio i detenuti di nazionalità rumena costituiscono il 20,5% della popolazione detenuta e l’11,7% a livello nazionale. Al secondo posto per numerosità i cittadini albanesi (sono l’8,9% sul totale nel Lazio e il 10,5% in tutta Italia) al terzo posto i cittadini nigeriani che pesano per l’8,2% nel Lazio mentre in Italia costituiscono il 7,3%. Va segnalato anche che i cittadini marocchini detenuti in Italia si collocano al primo posto della classifica per nazionalità, rappresentando il 20% del totale dei detenuti stranieri; nel Lazio invece sono al quarto posto per una percentuale sul totale dell’8,2%, analoga a quella dei nigeriani.
Quanto alle ripartizioni per macroarea geografica di provenienza, nel Lazio i cittadini europei detenuti nel sono complessivamente 948 e corrispondono al 42,4% degli stranieri presenti, in prevalenza si tratta di cittadini dei Paesi appartenenti all’Unione Europea (sono il 22,2% degli stranieri detenuti).
Nella nostra regione i cittadini africani sono il 41,2% (quasi equamente ripartiti tra Nord Africa e resto del continente), mentre in Italia costituiscono la maggioranza: sono il 53% di cui il 36% nordafricani.