Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari si è recato oggi in visita alla Casa circondariale di Rebibbia Femminile. Ad accompagnarlo la senatrice Stefania Pucciarelli, presidente della Commissione straordinaria del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani, l’avvocata Irma Conti, membro del Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, il Garante delle persone detenute della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, la presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma, Marina Finiti, la dirigente del Prap di Lazio, Abruzzo e Molise Silvana Sergi.
La direttrice dell’istituto penitenziario, Nadia Fontana, ha accompagnato la delegazione in vari reparti e nelle aree in cui le detenute svolgono attività formative e lavorative: dalla sartoria al capannone in cui attualmente cinque detenute lavorano nella rigenerazione dei modem della società Linkem, dall’area verde in cui sei detenute svolgono attività di giardinaggio alla sezione che ospita le detenute ammesse al lavoro esterno. Nell’istituto che ospita 359 detenute (dato al 30/6/2024) oltre alle attività di manutenzione delle aree verdi interne all’istituto e di manutenzione ordinaria del fabbricato, le detenute lavorano nella lavanderia, svolgono lavori domestici, di cuoca e di aiuto cuoca.
La delegazione ha visitato anche il nido, in cui attualmente si trovano tre bambini con le proprie mamme e l’infermeria, nella quale sono allocate alcune detenute con problemi di salute mentale, nonché altre detenute con altre patologie croniche. Come già segnalato alla direttrice dal Garante Anastasìa e dalla Garante di Roma Capitale, Valentina Calderone, i locali sono assolutamente inidonei all’assegnazione e alla permanenza duratura di persone con qualsiasi patologia. Al termine della visita, il sottosegretario Ostellari ha voluto fare il punto, alla presenza di una delegazione del personale dell’istituto, annunciando che il governo è impegnato a coprire il fabbisogno di personale penitenziario nell’arco della legislatura, e affermando la necessità di fare squadra con i Garanti, il Prap, la Magistratura di sorveglianza, per affrontare gli annosi problemi del sistema carcerario.