Giovedì 30 marzo il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, è intervenuto all’inaugurazione dei laboratori di enogastronomia nella Casa circondariale di Velletri. La direttrice dell’istituto penitenziario, Maria Donata Iannantuono, ha spiegato che i laboratori sono stati realizzati dall’amministrazione penitenziaria, con un finanziamento della Cassa Ammende, in luogo delle vecchie cucine del padiglione D, per permettere lo svolgimento della parte operativa dei corsi svolti all’interno del carcere dall’Istituto alberghiero statale di Velletri, intitolato all’attore Ugo Tognazzi. Cinquanta gli allievi detenuti, ci sono già stati i primi diplomati. Come ci ha spiegato la dirigente scolastica dell’istituto alberghiero, Sandra Tetti, “qui si svolgono corsi per adulti di durata triennale, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, per sei ore, e portano al conseguimento di un diploma professionale”.
Gli studenti si applicano in materie dell’area generale (italiano, storia ecc.) e in quelle specifiche come cucina, sala, scienza dell’alimentazione, per poi esercitarsi nelle postazioni del laboratorio di cucina attrezzate di lavello e fornelli. Nel corso dell’incontro, è intervenuto, in collegamento da remoto, anche Filippo La Mantia chef di origini siciliane che ha causa di un errore giudiziario, nel 1986 ha trascorso sette mesi della sua vita in carcere e ed è stato poi prosciolto con un provvedimento di Giovanni Falcone perché estraneo ai fatti. “Intraprendete questo lavoro con impegno e passione, per fare stare bene la gente”, ha detto La Mantia rivolgendosi agli allievi detenuti presenti.